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"una vera porcheria"

 

 

La principessa di Bagdad č ciruita dal perfido aspirante sultano, ma c'č un ladruncolo che gli fa il filo. Ricattato dal primo si vedrā costretto a recuperare una lampada magica e del Genio racchiuso in essa... Allora, iniziamo dal prototipo assoluto. Tengo ancora dentro al cuore il Michael Powell de  IL LADRO DI BAGDAD  restatone folgorato alla prima visione quando ancora avevo i denti da latte, e trovando conferma di questo amore assoluto in una visione recentissima. Ora. "Aladdin", live action della Disney, tratto dall'omonimo cartoon, giunto tra l'altro giā in epoca di stanca una volta esaurita anche l'ultima delle fiabe classiche, č una vera porcheria. Una porcheria inutile e che fa perdere qualsivoglia senso della meraviglia che vantava l'antenato inarrivabile prodotto da Peter Korda. Il fatto che anche il cartoon sia solo lontanamente imparentato, in quanto a storia, con il titolo citato, non giustifica il come sia vanificato e sperperato tutto il ponteziale fantastico che stimolava la mente di ogni bambino dotato almeno di un 1% di materia grigia (gli altri, non l'avranno trovato neanche in quello). Ricordate la canzone intonata nell'eco-montagna del ragnoe pre-jacksoniano? Tenete a mente quel momento magico, uno tra mille, e decliniamolo (ahinoi) alla volta di canzoncine stucchevoli, declamate con la passione di un musical alla stanchissima millesima replica, immancabile animali in CGI (tigri, pappagalli e ovviamente la scimmietta di Sabų-Alė!). Il perfido "Jafar" ha lo spessore da scomparire dinnanzi ad uno dei peggiori villain dell'era Moore di '007'. Gli basta un bastone a testa di serpente per irretire il Gran Visėr e Will Smith nel ruolo del "Genio". L'adattamento delle canzoni č orribile, con voci "aggiustate" con l'autotune (sė, sono esperto e ve lo assicuro). Masse di lobotomizzati hanno apprezzato, la critica seria lo ha giustamente macellato. [FB]

 

[ID] DI G. RICHIE, Con M. MASSOUND, W. SMITH, N. SCOTT, AZIONE, USA, 2019, 128', 1.85:1