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SPIDER-MAN 2 |
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"apre sulla bandiera americana, ma è l'americanata più accettabile dell'ignobile Emmerich" |
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Sbalzi termici, mega-grandinate improvvise, la temperatura dell'oceano che si abbassa di 13 gradi, improvvise migrazioni di volatili, tornado-multipli, tsunami a NY: è in arrivo una devastante glaciazione... Cosa aspettarsi da un film che apre sulla bandiera americana? Se il film è di quel gran cazzone di Roland Emmerich allora il peggio ha da venire. "The Day After Tomorrow" è in realtà il suo film migliore, e forse l'unico guardabile. Autore di cagate inenarrabili come "Indipendence Day" e "Godzilla" e di grandi occasioni sprecate come "Stargate", l'autore di film catastrofici che spesso rivelano più catastrofi di film, mette a segno un lavoro finalmente accettabile. Complici i volti degli attori impegnati, qui Dennis Quaid e il buon Gyllenhall. Immancabile Ian Holm che nel doppiaggio italiano parla con la zeppola. Sorvolando sul cerchio-bottismo che vuole il VICE presidente un idiota che sottovaluta la situazione (si badi bene: non il Presidente, ma il VICE!) e un Presidente con le fattezze di Al Gore, la storia vede una certa base di veridicità: la desalinizzazione dell'oceano a seguito dello scioglimento delle calotte polari comporterebbe realmente un repentino cambiamento del clima: una super tempesta di 7-10 giorni che porterà ad una nuova glaciazione. Emmerich azzecca talune sequenze come la nave che si incaglia per le strade di Manhattan e ci dispensa dal solito mare di cazzate e l'esodo degli Stati del Nord in Messico (!). Il finale buonista, con conversione anche anche del VICE di cui sopra, rischia di vanificare tutto, ma in buona sostanza ci si salva sul filo di lana, come i protagonisti della storia dal disastro. Il titolo non ha poi alcun nesso con il "mitico" e oggi datatissimo "The Day After": film da scuole (categoria di film "scassacoglioni" per far odiare il cinema agli imberbi, comunque ben felici di sottrarsi alle interrogazioni per sedersi al cinema). [FB] |
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[ID] di R. EMMERICH, con J. GYLLENHALL E D. QUAID, CATASTROFICO, USA, 2004, 119', 2.35:1 |