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●● ½
TONYA T R A I L E R |
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"Mèdem mette in scena una strana storia di intrecci famigliari narrata in maniera un po' confusa" |
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Coppia fa ritorno un casale in una vallata dei Paesi Baschi per scrivere la storia della propria famiglia: una storia fatta di inganni e tradimenti, di mafia russa, di due fratelli, ciascuno alla base del proprio vissuto... "L'Albero del Sangue" è un film spagnolo distribuito sulla piattaforma 'Netflix' e conferma quanto il cinema iberico si distacchi dalle recenti miserie/macerie in cui verso quello di Bananas, dove contano solo le presenze 'alimentari' della solita 'compagnia di giro' delle cortellesi e degli argentero. Inutile piangerci addosso, e concentriamoci sul riassumere una trama, parecchio intricata che opta per una narrazione per quadri, inizialmente volutamente sfilacciata, a presentare quadri in realtà consequenziali. "Mia madre era stata nel Mediterraneo (a scopare, ndr) con la sposa e con lo sposo" afferma uno dei due narratori, entrambi figli di questa figura femminile: ex cantante, ex vittima della sindrome post-parto, ex tante cose. L'altra donna qui è quella che vediamo all'inizio, nudissima (il regista è quel Julio Medèm di LUCIA Y EL SEXO e ROOM IN ROME ) a fuggire da una sorta di cul-de-sac in cui era finita vittima inconsapevole della mafia georgiana. Va detto che il film non funziona come dovrebbe: la narrazione meta-testuale confonde e crea spaesamento, non riuscendo ad andare oltre ad una storia che nel suo complesso appare non completamente credibile (i due fratelli, "Victor e Olmo" sotto l'egida del madre, esponente della mafia russa). Per quanto, francamente, iniziano a stancare le situazioni lesbiche e i matrimoni misti al cinema: passi la modernità, ma si finisce con l'inflazionare la questione. La confezione è di pregio, con una bella fotografia e ambientazioni comunque sempre 'calienti', come parrebbe appartenere alla penisola iberica. "Domani l'albero sarà completo, con tutto il suo sangue e le sue verità". Cameo per Angela Molina. [FB] |
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[EL ARBOL DE LA SANGRE] DI J. MEDEM, con U. CORBERO, J. FURRIEL, DRAM, SPAGNA, 2018, 136', 2.35:1 |