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T R A I L E R

   
 

"penultima morte di Renato Cestié: investito come un cane per strada, sotto un uragano"

 

 

Un bimbo sembra felice e trascorre in spensieratezza le giornate diviso tra amici di scuola, padre e la madre. Ha pure una sorellina. Pare non manchi nulla. Ah sì, la sfiga, pronta a cadergli addosso sul più bello... Penultima morte dello sfigatissimo Renato Cestié, a seguire il tris iniziato con  L'ULTIMA NEVE DI PRIMAVERA  e proseguito col funereo  IL VENDITORE DI PALLONCINI  Per la regia Armando Nannuzzi, "L'Albero dalle Foglie Rosa" ne rappresenta forse lo zenith della jettatura, il surplus della sfortuna, quel che si dice avere la merda addosso. Già sui titoli di testa non ti piazzano già il nostro sfortunello piangente sotto un'acquazzone che se passava di lì Noè l'avrebbe caricato a bordo, sotto all'albero del titolo (oltreché di una fiaba-parabola narratagli dalla nonna che parrebbe un inno al nubilato, che pure aveva visto in una sorta di "apparizione"). Sappiamo già quindi dove si andrà a parare. Il canovaccio è sempre lo stesso: genitori litigiosi e i bambini che soffrono, ma anche a scuola non se la passa bene, dato che la maestra (Angela Goodwin) è peggio della gestapo. Ha un amico, "Tricheco" (SIC) col quale cerca di infilarsi prima in una sala per vedersi un decameronico, e poi si accontenta di spiare le compagne di classe affacciato sopra al bagno delle femminucce. Scoperto che il padre ha l'amichetta bona giù intuisce il disastro, e quando pure la madre farà altrettanto, si prospetterà per lui un futuro in colleggio. Bella prospettiva! Ma a tutto c'è rimedio, fuorché alla morte. E difatti arriva, al volante di un'auto che lo investe come un cane, lasciandolo agonizzante sotto all'albero, magicamente riapparso. Con Carmen Scarpitta e John Richardson nel ruolo dei genitori di Cestiè, riconosciamo pure Leopoldo Trieste. Ho notato che l'autista dello scuolabus del frugoletto è il medesimo che "traghettava" Jessica Harper presso la scuola di danza in quel della Foresta Nera. Per dire. [FB]

 

DI A. NANNUZZI, CON R. CESTIé, DRAMMATICO, ITALIA, 1974, 95', 1.85:1