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T R A I L E R

   
 

"l'atmosfera claustrofobica sopravvive alla grande e in egual modo nel pianeta-prigione"

 

 

Scampata al nuovo disastro della spedizione di soccorso sul pianeta degli alieni-parassiti, Ridley finisce su un pianeta inospitale dove ha sede una colonia penale di criminali pericolosi, reietti della società, ivi reclusi. Sfortunatamente per lei, questa volta la capsula di salvataggio ha portato con lei il solito sgradito ospite... "Alien 3" o per meglio dire "Alien al Cubo", opera di un talentuoso regista in arrivo dai videoclip, tale David Fincher (uno che si sarebbe poi decisamente distinto nella nuova Hollywood e che avrebbe saputo mantenere uno stile e una coerenza: cosa non da poco, oggigiorno) è a tutti gli effetti il tentativo (parzialmente riuscito) di coniugare l'azione caciarona cameroniana del secondo capitolo della quadrilogia aliena, con l'insuperato gioiello fanta-horror di Ridley Scott. Ritroviamo la Weaver, qui ancora più mascolina del solito: rasata a zero come un marines, ma solo per "evitare di prendersi i pidocchi". La colonia penale spaziale ha il suo fascino gialliam-no, e la sperimentazione di un alien-cane (più veloce e forse anche più letale di chi l'aveva preceduto) rappresentano le principali novità. Per il resto, appreso che [EVIDENZIA LO SPOILER] Ridley porta in seno un alieno ed è destinata a morte certa, si assiste al percorso di martirio della poveretta, il cui personaggio dimostra oltremodo che se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede sempre benissimo. Per quanto avrebbero giovato nel resto del cast attori più valenti di quelli utilizzati, l'aura mortifera del pianeta-prigione regala quella mezza stella in più al giudizio e aggiunge almeno una novità degna di questo nome. L'atmosfera claustrofobica dell'astronave Nostromo prima e della base nel film di Cameron sopravvive alla grande e in egual modo nello spazio altrettanto circoscritto di un pianeta potenzialmente carpenteriano. [FB]

 

[ID] di D. FINCHER, CON S. WEAVER E C. DUTTON, FANTA-HORROR/AZIONE, USA, 1992, 114', 2.35:1