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COMIC THRILLER DRAMA |
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"già all'esordio, Polselli ostenta con sfacciataggine le basilari carenze, facendosene vanto" |
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Una compagnia di danza sta allestendo uno spettacolo di rivista in un albergo poco distante da un castello dove dimora una coppia di vampiri al solito assetati di sangue: lei è bellissima, lui una vera fetecchia... Renato Polselli è il nome di un regista ciociaro, sconosciuto ai più, ma conosciutissimo e "apprezzatissimo" dagli amanti del "weirdo movies": sottogenere dove il brutto è talmente brutto da trovare estimatori. Polselli è sempre stato pazzo, come dimostra il suo primo film: "L'Amante del Vampiro": guazzabuglio ancora lontano dalle inenarrabili stramberie che l'avrebbero poi reso oggetto di venerazione ma tuttavia già foriero dei luoghi comuni che avrebbero poi caratterizzato la sua futura, folle, produzione. Troviamo già la "donna in catene" anni prima della sua musa Rita Calderoni, le scemenze dialogiche ("adesso Luisa sta male! forse sono assurdità, ma Luisa sta male!") con personaggi che si chiamano continuamente per nome ("Luisa! Luisa! Luisa!"). Al di la dell'inconsistenza del soggetto dove tutto pare procedere in ordine sparso, è consigliata la visione in compagnia per poter ridere assieme dello stupidario dialogico già di tutto rispetto. Qualche esempio? Una delle pulzelle rivolta ad un'altra: "Toh, un funerale, porta bene!". E ancora: "mi sembrava che ti fossi creata un quadro di felicità un po' strano, ma secondo i tuoi sogni!". Per non parlare de: "io sono prigioniera di un pazzo che ha la passione per la sua pazzia". Tra dentiere zannute che sbattono allegramente sul palato come nacchere, estenuanti balletti improvvisati retaggio di belle guaglione ingambissima (collant neri) il "cinema-altro" di Polselli alle prese con un vampiro molto particolare che per avere campo libero provvede personalmente ad arginare il contagio con il provvidenziale paletto di frassino, già agli esordi ostenta con sfacciataggine le basilari carenze registiche, facendosene vanto. [FB] |
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DI R. POLSELLI, CON H. REMY, T. GLORIANI, W. BRANDI, T. RAVAIOLI, HORROR, ITA, 1960, 84', 1.85:1 |