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"drammone dal regista Vicente Aranda"

 

 

Madrid, inverno anni '50, sotto Natale. Una ragazza ritrova il  fidanzato, congedatosi da militare sotto la dittatura franchista. Questi intende trovare un posto dove vivere con lei, e lo trova presso lo stabile di proprietà di una vedova, che lo circuisce conducendolo a vivere con lei una torbida storia. Una volta scoperta la tresca la prima cerca di ricondurlo a lei, ma l'altra donna, molto possessiva, non intende rassegnarsi... "Amantes - Amanti" (traduzione che i distributori italiani hanno accostato al titolo originale, pensando di rivolgersi a trogloditi del paleolitico, si pensa) è un film di Vicente Aranda, il regista di quello strano horror, parecchio sanguinolento, che ebbe in Italia il titolo altisonante di  UN ABITO DA SPOSA MACCHIATO DI SANGUE  In verità, l'autore non si occupò più di argomento horrorifico, di vampiri o quant'altro, mantenendo però lo stile autoriale che comunque già lasciava trasparire quel suo esordio lontano. Victoria Abril non è certo nuova a questi ruoli, ma se in  LEGAMI  di Almodovar era la ragazza che si scopriva masochista nelle mani di un instabile (a dir poco) Banderas, in questo caso è lei che regge il gioco. Languidissima e sensualissima, la Abril si prende cura del suo boy-toy costringendolo poco alla volta ad allontanarsi dalla sua sposa promessa. Il triangolo amoroso non potrà certamente condurre ad un felice epilogo. Drammone di stampo classico, con innesti di velato erotismo (comunque più efficace di quello grossolano e nostrano del buon Tinto) il film di Aranda ebbe un discreto successo alla sua uscita nelle sale, anche italiane.  Ciò condurrà all'omicidio e qui mi taccio per non rovinare la sorpresa a chi il film non l'avesse ancora visto. L'ambientazione fredda, la fotografia brumosa (siamo in inverno, e piove sui cumuli di neve sporca per strade e piazze). Il momento culminante è accettato dalla vittima come un suicidio, un vero sacrificio. [FB]

 

[AMANTES] di V. ARANDA, CON V. ABRIL, J. SANZ, M. VERDù, DRAMM/EROTICO, SPAGNA, 1991, 99', 1.85:1