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BRAZIL
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LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
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L'ANNO DEL DRAGONE
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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"cinema con l'aspetto di teatro sperimentale: va in scena 'L'Idiota' di Dostoevskij"

Quella che apparentemente sembra una banda di rapinatori ungheresi è in realtà un gruppo rivoluzionario. Raggiungendo la fidanzata a Parigi, il boss stringe uno strano legame con un fuggiasco. Tra scorribande all'insegna dell'anarchia finisce con l'affidargliela temporaneamente. Il problema è che lui se ne innamora... Si può tranquillamente affermare senza tema di smentita che i rapinatori simpatici di "Amore Balordo" precorrono la banda di  POINT BREAK  Sophie Marceau sembra uscita da una stampa cinese e a lei sono affidati alcuni dei passaggi dialogici più deliranti ("tappami!", rivolta languida al suo boyfriend). La sequenza dove la madre chiama la figlia, "cugina" del protagonista, mentre sta copulando col compagno della prima e questa risponde "vengo!" pare vita vissuta. Il teorema politico è che una vera rivoluzione esige la testa dei borghesi. Cinema con l'aspetto sperimentale, condito di dialoghi dadaisti (recitazione isterica di tutti) e dal punto di vista tecnico si distingue un notevole inseguimento (con autoscontro) per le vie parigine. Il cinema di Zulawski rappresenta e concentra l'eccesso, ma questa volta francamente esagera riducendo la trama ad un canovaccio, lasciando TUTTI gli attori allo stato brado oltre la soglia dell'isteria: un delirio senza capo né coda che più che irritare sfianca inutilmente anche lo spettatore più ben disposto. "Amour Braque" è insomma una vera sofferenza. E le generose "esibizioni" della Marceau non valgono il prezzo del biglietto: Christiane Jean la batte. Si ricorda solo il breve flashback rivelatore dell'infanzia di Marie, videoproiettato con un glorioso tritubo, e il "colpo di scena" che prova a dare un senso ("anche se in fondo un senso", questo film "non ce l'ha"). Caro Andrej Zulawski, io ti voglio bene e per me  POSSESSION  è un capolavoro, ma solo Lynch è riuscito a disossare un'opera, spogliandola di ogni orpello narrativo, rendendola ancora godibile. [FB]

[AMOUR BRAQUE] di A. ZULAWSKI, CON F. HUSTER, S. MARCEAU, GROTTESCO, FRANCIA, 1985, 101', 1.85:1