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Nella Russia
ottocentesca delle guerre napoleoniche, un idiota si trova catapultato in
mezzo alla tenzone con
i francesi, nonostante le sue resistenze, dato che lui amerebbe più
intrattenersi con una donna leggera che però non lo considera. Diventato
eroe per caso, dopo alcune esperienze, farà ritorno a casa riuscendo a
coronare il sogno. Le vicende storiche lo inseguiranno e
dovrà attentare alla vita di Napoleone Bonaparte... "Se Dio mi desse un segno, mi parlasse almeno una volta... un colpo di
tosse...".
Woody Allen gira con "Amore e Guerra" il suo omaggio alla letteratura russa
(Tolstoj) e compie il suo primo passo verso il
cinema veramente compiuto, grazie ad un allestimento scenico di prim'ordine,
curatissimo e credibile. Sembra che oltre al cinema russo
classico (Ejzenstejn) sembra impossibile che il regista americano non guardi
pure al recente dramma in costume del grande Kubrick.
Il divertissement parodico, a tratti alla Monty Phyton, è irresistibile.
Cronologicamente avrebbe dovuto chiamarsi "Guerra e Amore" (ma il titolo
originale recita ancor più correttamente: "Love and Death").
Epocali l'apparizione della contessa Alexandrova in lingerie sadomaso ("vado bene
così?" "mm, se non avevi qualcosa di più sexy...") gli scambi
con la Morte (Bergman, ma anche Monicelli, nelle elucubrazioni filosofiche
degli scambi e monologhi) il congresso degli scemi del villaggio a
Minsk, o il geniale dialogo immaginario con il padre
dove si citano tutti i titoli delle opere letterarie, l'intervento angelico
nel pre-finale ("m'hanno fregato! è arrivato un angelo
e mi ha detto che mi graziavano, ma mi hanno fucilato!").
Diane Keaton al solito, lasciata a briglie sciolte, è un po' troppo
"caricata", sopra le righe. Abbandonate le musiche originali, si affida completamente al patrimonio
classico, saccheggiando l'opera di Prokofiev ("Alexander Nevski", "Lientenant
Kijie", "L'Amore delle Tre Melarance"). [FB] |
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[LOVE AND DEATH] DI E CON W. ALLEN,
CON D. KEATON, COMMEDIA, USA, 1975, 84', 1.85:1 |