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●● ½            CULT

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un finale 'potente' dona un nuovo senso ad un film lento, troppo arzigogolato"

 

 

Entrato in possesso di una casa e alcuni nastri, un uomo apprende di presuntisuicidi e relazioni incestuose... "Amore e Morte nel Giardino degli Dei" è una pellicola di Sauro Scavolini, fratello di Romano: quello del disturbante  NIGHTMARE  (da non confondere con l'omonimo lavoro di Craven). Il regista qui, autore tra l'altro di tantissime sceneggiature dei thriller di Martino si mostra un po' impreparato dietro la mdp, non tanto per costruzioni di immagini (nudi artistici, in particolare, mai volgari) ma carente nel ritmo della narrazione e nella costruzione di un quadro troppo arzigogolato. I dialoghi oggi demodé ("ha detto davvero che sono per lui come una pianta velenosa?") quando non proprio da fotoromanzo e le morbosità assortite ("non lavarti, voglio che mio fratello ti prenda dopo che ti ho avuto io!") vertono tutte sugli accenni di incesti, più o meno immaginati (si saprà poi) dalla protagonista: una sempre inquietante Erika Blanc, e nell'approccio saffico con la carnale Orchidea De Santis. Dopo un'ora e più passata a disseminare la storia di indizi più o meno inconcludenti, giunge la svolta narrativa alla "rivelazione" [EVIDENZIA LO SPOILER] che vede i due, "Manfredi e Azzurra", non essere in realtà fratelli di sangue, per sfociare in una ultima parte che scopre le carte mostrando gli esiti tragici di una pazzia indotta dalla gelosia. Anche se il mcguffin (dei nastri magnetici che devono aver influenzato l'Avati di  ZEDER  e la sua macchina da scrivere) che può funzionare dapprima come motore della vicenda, riutilizzato poi si rivela una scelta improbabile. Ma il potente finale che arriva di lì a poco riscatta gran parte dei molti difetti e consegna un retrogusto mortifero proprio delle grandi opere. Rosario Borelli ancora accessoriato di baffoni western nel ruolo del (toh!) musicista, accreditato come Richard Melville (!) Fotografia del fratello Romano e partitura classicheggiante di Gianfranco Chiaramello. [FB]

 

di R. SCAVOLINI, CON E. BLANC, P. L. LAWRENCE, O. DE SANTIS, R. BORELLI, THRILLER, ITA, 1972, 85', 1.85:1