F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 8 0        1 9 8 1        1 9 8 2        1 9 8 3        1 9 8 4      1 9 8 5        1 9 8 6        1 9 8 7        1 9 8 8        1 9 8 9        >

 

●●●●

BRAZIL
RITORNO AL FUTURO
LA ROSA PURPUREA DEL CAIRO
FUORI ORARIO
COMMANDO
IL GIORNO DEGLI ZOMBI

PHENOMENA
RE ANIMATOR
SPACE VAMPIRES
DEMONI
LA  MESSSA è FINITA
HANNAH E LE SUE SORELLE
IL COLORE VIOLA
L'ANNO DEL DRAGONE
WITNESS IL TESTIMONE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Jennifer Jason Leigh nuda per quasi tutto il film, e molto più: nel Verhoeven più barbarico"

 

 

1500, alcuni rozzi mercenari vengono traditi dal loro potente ingaggiatore dopo la presa di un castello e l'uccisione della Signoria di turno. Costretti all'esilio, vengono folgorati sulla via di Damasco dopo che una statua di San Martino riaffiora dal terreno fangoso. L'interpretazione di ciò viene interpretato come un messaggio divino e il capo della combriccola che fa "Martin" di nome si lancia in un'emancipazione senza limiti. Rapiscono la vergine promessa sposa al figlio del loro traditore, il quale si mette sulle loro tracce... Questa lei è una ninfa innocente solo in apparenza e fa la civetta, fiera e orgogliosa di essere così contesa. Sin dai titoli viene in mente una sola cosa:  CONAN IL BARBARO  di Milius. Si tratta quindi di un cinquecento fantastico? Sì, a giudicare dalla radice di Mandragora che verrà estratta all'inizio della vicenda e dai tatuaggi di Hauer. Ma è anche merito delle musiche dello stesso autore: il grande Basil Polidorious, ma anche di un Paul Verhoeven mai più tanto... barbarico (!) Insomma, cosa dire di crani aperti con cervello in bella vista, cani appestati squartati e lanciati con la catapulta, braccia strappate, bimbe appestate costrette a sofferenze indicibili, abbozzi di martiri di San Sebastiano? Il regista austriaco trapiantato nel Nuovo Mondo sfoggia il suo stile, diretto, con pochi fronzoli, e dirite un Rutger Hauer (che non ha certo bisogno di presentazioi) e una Jennifer Jason Leigh in fase di lancio, qui già da sturbo: con quel suo "visino innocente, ma piedi lubrichi". La fascinazione (e il talento) del regista in fatto di erotismo si estrinseca qui in un bollente accoppiamento dei protagonisti in una tinozza di acqua bollente. E non c'è solo questo: lo spasimante della Leigh (Tom Burlinson) è un emulo di Da Vinci, e la sequenza dell'assedio è avvincente. Il film è in crescendo e vive di un afflato epico non indifferente. Ne "L'Amore e il Sangue" ci ho visto anche molto  HOKUTO NO KEN  [FB]

 

[FLESH AND BLOOD] di P. VERHOEVEN, CON R. HAUER, J. JASON LEIGH, AVVENTURA, USA, 1985, 123', 2.33:1