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"Burton disegna gran parte del film ispirandosi a 'La Bibbia'..." |
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Per ritrovare la sua scimmietta preferita, un astronauta si tuffa in una perturbazione cosmica che somiglia a un buco nero precipitando in un posto popolato di scimmie senzienti che cacciano l'Uomo come un animale... Tim Burton inizia "Il Pianeta delle Scimmie" che non sembra Tim Burton. E' la prima volta che il regista americano affronta uno pseudo-remale, e non è mai un segno troppo positivo: sintomo di stanchezza creativa o di concessione allo show-business. Per fortuna, dopo l'iniziale spaesamento, nella comunità di scimmie, il buon Tim si ritrova più a suo agio. Eccezionale il lavoro di Rick Baker nel truccare gli attori famosi, lasciandone intatti i tratti somatici distintivi e non renderne omaggio sarebbe francamente ingeneroso. Giamatti, Bohman Carter, addirittura l'ex fiamma Lisa Marie e il protagonista del capostipite del '68: Charlston Herston, ma soprattutto Tim Roth: cattivissimo nel ruolo del "Generale Tade", sono scimmie-umane perfettamente riconoscibili. Se il dibattito a cena ricorda un confronto Repubblicani vs Conservatori ("il loro ingegno marcia di pari passo alla loro crudeltà") il cineasta torna ad infilare un po' di politica che mancava nel suo cinema dall'attacco marziano alla Terra del '96 (l'altra sua opera fantascientifica) il film risente delle scene d'azione, non perché siano girate male, ma perché rivelano uno stile per nulla burtoniano, lasciando intendere dietro alla mdp un qualunque regista di seconda unità. La storia non è male: la zona proibita di Kalima (un acronimo) che cela il segreto delle origini delle scimmie evolute, "dove l'Onnipotente ha dato origine alla Creazione, e dove il dio Simus ritornerà" assume una sua logica creando un certo interessamento da parte dello spettatore. Andando a "spiegare l'evoluzione alle scimmie", Burton disegna gran parte del film ispirandosi a "La Bibbia", creando un finale beffardo che presuppone una realtà alternativa. [FB] |
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[ID] di T. BURTON, CON L. WAHLBERG, T. ROTH, P. GIAMATTI, FANTASCIENZA, USA, 2001, 120', 2.35:1 |