|
|
●●●●● CULT
IN NOME DEL POPOLO... COMIC THRILLER DRAMA |
|||||||
"nel capolavoro di Kubrick, l('ultr)a violenza è sublimata in forma d'arte" |
|||||||||
Alex è il leader di una gang giovanile che passa le serate consumando malefatte tra scontri con bande rivali, raid xenofobi contro gli emarginati e stupri assortiti. Una di queste volte ci scappa il morto e si troverà, appena maggiorenne, a dover scontare una lunga pena in prigione. Accettando un trattamento rivoluzionario di ricondizionamento potrebbe contare su un veloce reinserimento nella società, pena una serie di rinunce... Capolavoro epocale firmato dal genio di Stanley Kubrick, liberamente tratto da "Un'arancia a orologeria" di Burgess, "Arancia Meccanica" si configura come una sorta di piece teatrale dove l('ultr)a violenza è sublimata come solo poteva la commedia dell'arte, in forma d'arte: il balletto. La recitazione parossistica di Malcolm McDowell si muove in questo senso e la celeberrima sequenza della violenza allo scrittore e a sua moglie sulle note (e nelle corde vocali di Alex) de "Singin in the Rain" ne è l'eloquente rappresentazione. Il taglio che il grande cineasta da alle immagini ha valenza propria, ultrapop, dadaista, contestualizzate in un futuro ipotetico immediato (forse in una realtà alternativa la seconda metà degli anni '70 è realmente come lo si è immaginato nel film). La musica la fa da padrone e a tre anni di distanza dall'altro capolavoro, il totemico 2001 ODISSEA NELLO SPAZIO ancora si saccheggia il patrimonio classico: da Rossini (La Gazza Ladra e il Guglielmo Tell) al caro "Ludovico van" (Alex usa per lui il nome, quasi fossero amici) nella sua summa sinfonica (la "Nona") attraverso la quale Kubrick monta un impossibile balletto iconoclasta di un trittico cristologico a uccello di fuori. Del resto l'ascesa e caduta dell'antieroe protagonista è paritetica alla Passione che qui vive una sorta di altissima parodia nel lavoro più "politico" del regista, in cui sposa l'allegoria dell'autore dell'opera letteraria: della violenza che prolifera, facendosi istitutizzionalizzare. [FB] |
|||||||||
[A CLOCKWORK ORANGE] di S. KUBRICK, CON M. MCDOWELL, GROTTESCO, UK, 1971, 137', 1.66:1 |