F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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REQUIEM
BABEL
PROPRIETA' PRIVATA
LE VITE DEGLI ALTRI
LE TRE SEPOLTURE
IL CAIMANO

THE DEPARTED
SYRIANA
DIARIO DI UNO SCANDALO
LETTERE DA IWO JIMA
LE LUCI DELLA SERA
LA CITTA' PROIBITA
L'ULTIMO RE DI SCOZIA
THE NEW WORLD
FLAGS OF OUR FATHERS

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"girato molto bene, ma molto disarmonico dal punto di vista tramico"

 

 

Inizialmente catapultato come guerrigliero in Sud America, ex brigatista rosso latitante sul cui capo pende un ergastolo torna in patria dopo aver ottenuto guarentigie da un vice questore della Digos corrotto in cambio di alcune soffiate che possono avvantaggiarlo. Dal canto suo, il primo vuole riabilitarsi, almeno sulla carta... Dopo questo film, un noir-poliziesco con colpi di coda thriller, il regista di  DELL'AMORE DELLA MORTE  si perderà come altri che l'hanno preceduto, smarrendo la strada maestra che aveva portato Quentin Tarantino a definire "Michele Soavi più bravo di Dario Argento". In effetti "Arrivederci Amore Ciao" è girato benissimo, attorno al protagonista Alessio Boni, bravo nel tratteggiare l'uomo che sembra non riuscire a tenersi fuori dal crimine (anche se sentirlo urlare mette a rischio la tolleranza di chiunque) muovono figure più o meno riuscite fra cui "la scarpara" Isabella Ferrari, il laido Placido: "elegante fuori e marcio dentro", come l'intero paese sembra voler dire Massimo Carlotto, autore del romanzo originale. Il tentativo di "ripulirsi" per cambiare (forse) veramente vita (e guadagnare le ali) comporta un'immersione nel fango e nell'abiezione. Dal punto di vista tramico il racconto appare però molto disarmonico; in particolare la reazione alle "balle" della classica "brava ragazza" ovvero l'ultimo tassello per il sospirato salvacondotto (Alna Nadelea, diretta da Balaguerò nelle "Peliculas para no Dormir") è francamente esagerata e per questo poco credibile oltreché aggravata dalla reazione controproducente [EVIDENZIA LO SPOILER] del nostro "italian psycho": d'accordo, uccidendo la promessa sposa il protagonista avrebbe eliminato una scomoda testimone, esponendosi tuttavia in egual maniera al rischio di essere scoperto. La canzone di Paolo Conte cantata da Caterina Caselli: il leitmotiv che segna i momenti salienti dell'esistenza del personaggio interpretato da Boni. [FB]

 

di M. SOAVI, con A. BONI, A. NADELEA, M. PLACIDO, I. FERRARI, NOIR/THRILLER, ITA, 2006, 107', 2.35:1