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CENERENTOLA
GIUNGLA D'ASFALTO
I MISTERI DI HOLLYWOOD
PAURA IN PALCOSCENICO
VIALE DEL TRAMONTO
LA COSA DA UN ALTRO MONDO
EVA CONTRO EVA


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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"solidissimo poliziesco, per molti il capolavoro di Huston"

 

 

Un poco di buono vive di scommesse, cercando di pagarsi il ritorno a casa nel Kentucky, accetta l'ingaggio di un avvocato poco pulito, finanziatore del progetto ideato da uno straniero appena fuori dalla gattabuia, di svaligiare una cassaforte ricolma di preziosi. Con lui, tiratore scelto, uno scassinatore e un autista. Il piano riesce nonostante qualcuno ci lasci le piume; inoltre il finanziatore i soldi per comprarsi i diamanti non li ha, e così diventano diamanti che scottano. La polizia è già sulle loro tracce e c'è che cerca di farsi validi alibi... Tonitruanti note di Miklos Rozsa accompagnano la visione del notissimo (almeno di nome) "Giungla d'Asfalto", considerato dai più il capolavoro di John Huston. Effettivamente quello in oggetto è un solidissimo poliziesco, con protagonista uno Sterling Hayden con stampato in viso un ghigno davvero memorabile (meglio che con Kubrick). La sceneggiatura (da Burnett) è tesa, avvincente, e Huston cala una serie di carte vincenti, a iniziare dal protagonista, ma anche nelle figure di secondo piano. Fra queste, se può considerarsi di "secondo piano" Marilina, c'è una Marilyn Monroe giovanissima ma già consegnata al cinema come icona sexy (è l'amante del finanziatore). Il mood è comunque sempre cupo, pessimista anche nei momenti potenzialmente più leggeri, e aleggia per tutta la storia l'ala della morte sul criminale di mezza tacca ("ma con la faccia giusta") di Hayden. Indimenticabile, sotto questo aspetto, il celebre finale [EVIDENZIA LO SPOILER] che schianta a terra il suo anti-eroe nella campagna agognata, lontano dalla "giungla urbana", ma inesorabilmente sconfitto. L'enorme fama è quindi motivata, e Monicelli ne avrebbe tratto lo spunto per il suo capolavoro. Solo questo è già un buon motivo per tenere in alta considerazione "Asphalt Giungle". Per autore del testo letterario e anche per Huston, la città è il vero verminaio che corrompe le coscenze. [FB]

 

[ASPHALT GIUNGLE] DI J. HUSTON, CON S. HAYDEN, L. CALHERN, M. MONROE, POLIZ, USA, 1950, 112', 1.37:1