F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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UNA VITA DIFFICILE
IL FEDERALE
LA CARICA DEI 101
IL VIGILE
CRIMEN
FANTASMI A ROMA
SUSPENSE
IL POZZO E IL PENDOLO
LO SPACCONE
COLAZIONE DA TIFFANY
ACCATTONE
I DUE VOLTI DELLA VENDETTA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"sandalone epico-fantastico sulla perduta Atlantide, ingenuo ma con qualche spunto interessante"

Un pescatore greco rinviene alla deriva una bellissima ragazza che afferma di essere la principessa di una terra al di la delle Colonne d'Ercole. Lui le crede e l'accompagna oltre la zona proibita, sfidando l'ira degli dei. Con sommo stupore l'isola si materializza, ma la razza avanzata che la abita lo fa subito schiavo... L'Atlantide era nell'Atlantico, secondo la sceneggiatura di questo film, e la voce over nel prologo rincara: "due continenti isolati tra loro, ma i cui popoli avevano adottato lo stesso calendario, riconoscevano i medisimi 12 segni zodiacali, stimavano ugualmente oro e argento, coltivavano il banano, condividevano le piramidi e conservavano ricordi di un antico e devastante diluvio". George Pal è regista de  L'UOMO CHE VISSE NEL FUTURO  quindi non certo un pischello da poco, e lo dimostra anche in questo curioso sandalone epico-fantastico che vuole i solitari navigatori accolti da... un sottomarino (!) "Questo non è un sortilegio, è scienza!" affermano gli atlantidei al nuovo arrivato, mettendolo dapprima ai lavori forzati (si estrae non l'oro, dato che ce n'è già in abbondanza in tutta l'isola, ma un particolare cristallo che "conduce l'energia" e, opportumente montato su un avveniristico laser- è in grado di incenerire qualunque cosa colpisca. Si respira qualcosa di pre-carpenteriano quando lo ritroviamo nell'arena, a lotare per la sopravvivenza con un gigante (!) Reminiscenze? Pur nella sua ingenuità di fondo, il sandalone epico-fantastico si ritaglia così qualche spunto interessante, rivelandosi a suo modo seminale per il genere fantastico che sarebbe venuto. Ci sono anche uomini-bestia modificati dagli "scienziati" isolani. Certo, si poteva osare di più e andare oltre agli idoli in pietra che gli atlantidei ancora adorano, pur ritenendosi essi stessi "razza superiore". L'hitchcockiano John Dall fa sempre la sua nel ruolo del cattivo, mentre Sal Ponti pare imbalsamato, anche dinanzi alla bella Joyce Taylor-Antillia! [FB]

[ATLANTIS THE LOST CONTINENT] DI G. PAL, CON S. PONTI, J. TAYLOR, J. DALL, EPICO, USA, 1961, 87', 1.33:1