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COMIC THRILLER DRAMA |
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Un accigliato e puritano maestro di un ginnasio, incuriosito dall'autentica passione che i suoi alunni coltivano per un tabarin tedesco chiamato "L'Angelo Azzurro" e più precisamente per l'acclamata primadonna di una compagnia itinerante "Lola Lola" che ammalia il pubblico con il suo charme e i modi raffinati, si reca in loco finendo inconsapevolmente vittima pure lui e per lei entrerà a far parte di un mondo che non gli appartiene. Un canarino morto in gabbia parrebbe rappresentare il mondo del professore prima di incontrare l'angelo che gli regala quel po' di effimera eternità, ma la metafora sarà solo pienamente compresa nell'ultima parte del capolavoro espressionista di Josef von Sternberg. Partendo su un registro leggero, solcato da venature comiche, la storia (tratta dal romanzo "Il Professor Unrath" e sceneggiata in maniera impeccabile) scivola infatti progressivamente verso il cupo dramma, ma rifugge sapientemente la possibile deriva verso il mélo. L'opera in oggetto ha fatto scuola nella storia del cinema ma ha anche ispirato opere letterarie che sarebbero poi venute: l'interrogazione nell'aula scolastica dev'essere piaciuta a Federico Fellini (per citarla più o meno velatamente nel suo "Amarcord") così come il protagonista maschile che perde la testa (e la cattedra) non può non portare alla memoria l'Humber Humbert di Nabokov, anch'esso vinto dalla gelosia e ridotto ad "oggetto" in balìa della sua amata, compiendo la tragica metamorfosi che lo porterà, da stimato professore, a vestire i panni (qui, letteralmente) di un triste pagliaccio. Mirabile la costruzione drammatica nell'atto finale, con il patetico clown deriso e vilipeso di fronte al pubblico di ex alunni ed ex colleghi. Sublime Emil Jannings oltre ovviamente all'allora ventinovenne Marlene Dietrich: leggendaria figura di femme fatale, inattaccabile dalla concorrenza per interi decenni. Canzoni di Friedrick Hollander, cantate da lei stessa. [FB] |
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[DER BLAUE ENGEL] DI J. VON STERNBERG, CON M. DIETRICH, DRAMA, GERMANIA, 1930, 75', 1.33:1, VOTO: 10 |