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IL BUONO BRUTTO E IL CATTIVO
L'ARMATA BRANCALEONE
FAHRENHEIT 451
UCCELLACCI E UCCELLINI
OPERAZIONE PAURA
BLOW-UP

IL SIPARIO STRAPPATO
VIAGGIO ALLUCINANTE
PERSONA

LA BATTAGLIA DI ALGERI
CUL DE SAC
LA CACCIA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"gratificato da un finale morboso, agghiacciante, che una volta visto sarà dura rimuovere"

 

 

Atteso per una sonata a quattro, un violinista viene messo sotto da un'auto e accanto al corpo gli agenti rinvengono un bambolotto che ne ricalca le fattezze. Nessuno degli amici è provvisto di un alibi inattaccabile e la figlia di uno di questi lavora addirittura nel negozio di giocattoli dove pare sia stato ordinato il bambolotto, con altri cinque, a nome di un'anziana paralitica. L'ispettore, presagendo una serie di omicidi, apprende dal figlio di quest'ultima del suicidio del padre, vecchia conoscenza del quartetto di amici, dopo essere stato accusato in Germania di aver favorito la deportazione di civili durante l'ultima guerra mondiale... Quanti coltivassero un timore reverenziale per le bambole antiche stiano bene alla larga da questa pellicola firmata dallo specialista Freddie Francis per la casa di produzione inglese "Amicus": un giallo che a prima vista sembrerebbe alla Agatha Christie ma che vira piuttosto per le implicazioni psicologiche che investono il maniaco [EVIDENZIA LO SPOILER] al modello hitchcockiano di Norman Bates, anch'esso tratto dallo stesso autore della storia Robert Bloch e che investiranno anche il Carlo di "Profondo Rosso", a difesa della madre. Come si può evincere dalla fitta rete di rimandi e anticipazioni, è a suo modo una pellicola con una dignità anche in relazione alle scene d'indubbio effetto che vedono la paralitica, sola, parlare con le decine, centinaia di bambole che adornano ogni metro cubo della casa. Oltre l'horror vacui, regalano sani brividi: porte che si aprono da sole (ma il sortilegio è dovuto probabilmente ad un circuito elettrico) e il risuonare di carillon che non possono non rimandare al gotico baviano contemporaneo. Dispersivo e penalizzato dalla scellerata scelta di dare troppo spazio al personaggio del commissario a discapito di altri, "Bambola di Cera" è gratificato da un finale morboso, agghiacciante, che una volta visto sarà dura rimuovere. [FB]

 

[THE PSYCHOPATH] DI F. FRANCIS, CON P. WYMARK E M. JOHNSTON, GIALLO, UK, 1966, 78', 2.35:1