F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I TARTASSATI
A QUALCUNO PIACE CALDO
LA BELLA ADDORMENTATA...
VIAGGIO AL CENTRO DELLA...
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IL VEDOVO
UN MALEDETTO IMBROGLIO
IMPROVVISAMENTE L'ESTATE...
LA GRANDE GUERRA
I  QUATTROCENTO COLPI
LA FONTANA DELLA VERGINE
PELLE DI SERPENTE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"un buon lavoro della Hammer basato sul più cupo romanzo di Conan Doyle"

 

 

Il feroce Hugo Baskerville scioglie una muta di cani contro una castellana non solo per cattiveria gratuita. Peste lo coglierà dal momento che verrà egli stesso sbranato da una misteriosa creatura. Due secoli dopo a fare luce sugli accadimenti che segnano i discendenti della casata arriverà Sherlock Holmes col fido Watson... Tratto dal celebre racconto di Arthur Conan Doyle "Il Mastino dei Baskerville", "La Furia dei Baskerville" si carica della cupezza del romanzo nato dal successo del filone sul più celebre investigatore del Regno Unito. Dopo l'antefatto ambientato due secoli prima delle vicende indagate da Sherlock Holmes e dall'assistente per venire a capo di un mistero tutto terreno che sta dietro alla sedicente "maledizione" della nobile casata, ci si sposta nella metà del novecento dove i personaggi letterari assumono le sembianze di Peter Cushing e André Morell: molto calzanti ai rispettivi ruoli Nel cast la premiata ditta Hammer recluta anche Christopher Lee e gli affida il ruolo dell'ultimo dei Baskerville, Sir Henry. In verità Cushing dopo le presentazioni iniziali farà la sua rentrée solo a metà della storia avendo mandato (apparentemente) prima in avanscoperta il collaboratore. Le straordinarie capacità deduttive del detective unite alla competenza del sodale vedranno svelato il mistero (la chiave è in un quadro mancante e in una scarpa che non si trov) che chi eventualmente ancora l'ignorasse troverà sorprendente pur nella sua banalità. Al di là delle (evidentemente) solide fondamenta letterarie, ci troviamo comunque a parlare di un buon lavoro della Hammer: le suggestive rovine dell'abbazia nella Brughiera sottolineate dai latrati del "cane infernale" trovano la cornice ideale per la sequenza clou del film anche per merito di un'egregia cura delle scenografie di contorno (la palude con le sabbie mobili, la miniera abbandonata) e della mano salda del buon Terence Fisher in cabina di regia. [FB]

 

[HOUND OF BASKERVILLES] DI T. FISHER, CON P. CUSHING, C. LEE, A. MORELL, GIALLO, USA, 1959, 83', 1.85:1