F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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PRISONERS
STOKER
LE STREGHE SON TORNATE
OLTRE IL GUADO

ALL CHEERLEADERS DIE
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THE SACRAMENT
THE CALL
LA MADRE
LA NOTTE DEL GIUDIZIO
IN TRANCE
THE CANYONS
TULPA

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"non che sia contrario all'ammodernamento, ma si doveva lasciare l'ambientazione agli anni '50"

 

 

Diciassettenne si trasferisce con la madre, a babbo morto, in un motel che intende riassettare ed aprire... All'avvio ti domandi subito: perché non in b/n? Poi capisci. Hanno spostato gli eventi ai giorni nostri. In pratica, la serie "Bates Motel" va contestualizzata come l'antefatto del remake di  PSYCO  ovvero quello girato (ripetendo inquadratura per inquadratura l'opera del Maestro Hithcock) da Gus van Sant. Solo così si può metabolizzare la serie in oggetto. Dieci puntate di una quarantina di minuti che scorrono abbastanza linearmente, che vedono Vera Farmiga quale madre del giovane Norman Bates cui presta il volto Freddie Highmore. Dimentichiamoci anche qui Anthony Perkins. L'Highmore inizialmente pare troppo un bamboccione, e non instilla il dubbio nello spettatore che sotto sotto si celi il primo serial killer della cinematografia moderna. La prima puntata vede il primo omicidio, come tutti possono immaginare, commesso dalla madre del Nostro, seppur in un rigurgito di rabbia a seguito della violenza sessuale subita. La 2a puntata ci presenta il fratellastro di Norman (?!) "Dylan", uno scapestrato scappato di casa. Un po' macchinosa la vicenda delle ragazze giapponesi tramite tacquino che sembra vergato da un'illustratore professionista. Purtroppo non si bada ai dettagli, cosa che avrebbe fatto infuriare il Maestro. Poi, sono davvero troppe le ragazze che ronzano intorno al bamboccio, già succube della madre ancora viva, sia o no questa presente o assente. "Sente le voci". La 5a puntata movimenta un po', dato che già un nodo, il più importante, viene al pettine, ma è nella 6a che assistiamo per la prima volta manifestarsi la "nemesi". Ma ripensando al potenziale del racconto di Ernest Bloch già espresso magnificamente nel 1960, ci si rammarica per l'averlo sperperato in un prodotto, non brutto, medio, per le tv via cavo. Promuoviamo, con riserva. [FB]

 

[ID] con V. FARMIGA, F. HIGHMORE, N. CARBONELL, THRILLER, USA, 2013, 10EP di 40' CAD, 1.85:1