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COMIC THRILLER DRAMA |
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"la lenta perdita del senso della moralità di una donna, secondo Luis Bunuel" |
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Algida e insoddisfatta, moglie medio borghese e preda dei propri istinti repressi, si prostituisce in un bordello. Il maritino, all'oscuro del tutto, potrà prenderla seriamente a male, ma gli andrà ben peggio... Esponente della corrente surrealista (in realtà è lui, l'unico nome di rilievo se si trascura l'apologo del genio di David Lynch) Luis Bunuel dirige la splendida Catherine Deneuve (che rivela qui il suo "lato b"... è una donna a culo basso, però...) in una pellicola già molto celebre dal titolo. Al regista, che si concede solo qualche parentesi veramente onirica (la protagonista si immagina di essere smascherata dal marito e dall'amico, e bersagliata da palle di sterco!) interessa mettere in scena le perversioni che l'animo umano riesce a produrre: c'è il vizioso altolocato che si fa maltrattare, il nobile che la mette per finta nella bara, e molto altro. Il belloccio Jean Sorel è qui inconsapevole della seconda vita della bella moglie che si fa chiamare appunto "Bella di Giorno" proprio perché "lavora" solo di giorno, quando il compagno è al lavoro. La sceneggiatura segue perciò senza troppi fronzoli il percorso del personaggio della Deneuve: una lenta perdita del senso della moralità di una donna in cerca della soddisfazione sessuale e più ancora della rivalsa sui propri incubi retaggio di un'infanzia travagliata: come possiamo affermare con sicurezza di conoscere la protagonista, dal momento che più che ricordi vediamo le proprie "fantasie"? Parte alla grande e chiude nella stessa maniera, ma nella parte centrale risente un po' di una trama che non da adito a troppe scorciatoie, e che -come già detto- non si concede troppo a derive fantasiose mantenendo ben ancorata la vicenda alla realtà. Un po' prima dell'assurdo epigono PAPRIKA del ben più modesto Tinto Brass. Perfetto il finale che va a chiudere perfettamente il "cerchio". [FB] |
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[BELLE DE JOUR] DI L. BUNUEL, CON C. DENEUVE E M. PICCOLI, NOIR, FRA, 1967, 105', 1.85:1 |