F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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CONGIURA DEGLI INNOCENTI
IL BIDONE
LILLI E IL VAGABONDO
CACCIA AL LADRO
LA MORTE CORRE SUL FIUME
IL BACIO DELL'ASSASSINO
IL FERROVIERE
LA VALLE DELL'EDEN
GIOVENTù BRUCIATA

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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"corre in bilico sul filo di commedia e dramma, e costruisce un crescendo drammatico devastante"

 

 

Tre lestofanti truffano la povera gente, ma quando ci provano coi propri simili: il fallimento è assicurato... "Fellini minore", un par de cojoni. Così si potrebbe sintetizzare una risposta alla critica superficiale del tempo alla prima di Venezia e l'insuccesso al botteghino de "Il Bidone": film fantasma per antonomasia di Fellini. Reduce da  LA STRADA  il nostro genio del cinema torna a collaborare con il suo miglior sceneggiatore, quel Flaiano già co-autore del primo dei capolavori del regista emiliano  I VITELLONI  Fellini orchestra con gran maestria un lavoro che, come sarà per il successivo, cammina sul filo in bilico tra commedia e dramma. Ai fannulloni che gozzovigliavano pochi anni prima in quel di Rimini, gli è sopravvissuto Franco Fabrizi e in un certo modo quel suo personaggio tombeur de femme, solo molto ma molto più cinico. Poi c'è Richard Basehart: un immaturo che appartiene al gruppo, forse più che altro per passatempo, marito nella finzione della Masina, e pittore fallito. E da ultimo, il vero protagonista, un notevolissimo e Broderick Crawford: unico punto interrogativo per lo spettatore, combattuto dopo l'incontro casuale con la figlia (una giovanissima Lorella de Luca) roso all'interno in maniera evidente da un rimorso con il quale, pare abbia deciso di convivere. In questa sorta di "Amici Miei" ante litteram, tutta la prima parte è caratterizzata da un piglio più leggero (nonostante si rida amaro sulla credulità degli ultimi della terra) poi nella seconda parte, e in particolare nel terribile finale, il grande cineasta orchestrerà un crescendo drammatico devastante dei suoi Tutta la sequenza con la storpia è straziante, dove il Fellini neorealista colpisce duro allo stomaco, come un maglio.  Forte della solita meravigliosa musica di Rota, un lavoro che va annoverato tra i migliori film del regista, un film che ti scava dentro e ti consegna in eredità il fardello misero della vita. [FB]

 

DI F. FELLINI, CON B. CRAWFORD, R. BASEHART, F. FABRIZI, COMMEDIA/DRAMMA, ITA, 1955, 135', 1.33:1