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●●● ½
DUNKIRK T R A I L E R |
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"dalla Svezia: non la celebrazione di un idolo, ma la descrizione di un eroe vulnerabile" |
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Leggendaria finale di Wimbledon del 1980. Lo svedese Bjorn Borg, anche detto 'l'Uomo di Ghiaccio" contro John McEnroe aka il "Super Monello": una rivalità montata sì dai Media. Il primo al quinto torneo, con quattro conquistati, il secondo: un ragazzaccio cresciuto prima con il mito di Borg. Apparentemente agli antipodi, sembra fossero molto simili da giovani e che Borg fosse stato domato, meglio addomesticato da qualcuno... Finalmente un film sul tennis. "Borg McEnroe" è un biopic che proviene dalla Svezia, ed è molto ben fatto, soprattutto perché ci mostra non un Dio visto dai compatrioti, ma un eroe vulnerabile. Si rivede il nano che piace a Spielberg, ovvero Shia LaBeouf e qui ci sta finalmente bene, ma la rivelazione è lo svedese Sverrir Gudnason che aderisce al suo personaggio come una sindone. L'uno noto per affrontare i match senza lasciare trasparire emozioni, l'altro iper emotivo e terribilmente irascibile. L'apertura è a Monaco, dove da una terrazza di un grattacielo virata al Cap Martin, il campione svedese fa flessioni sulla ringhiera. Poi, sfuggendo alle fan(atiche) si rifugia in un bar e chiede un caffé: ma non ha i soldi per pagarlo. Non dice chi è e in cambio sposta alcuni scatoloni. E' l'essenza del personaggio. Stellan Skarsgard: è l'allenatore e "scopritore" di Borg ("usa due mani, forse crede di avere in mano una mazza da baseball") nonché capitano del team di Coppa Davis e "cercatore di talenti". E poi c'è il mancino McEnroe e la sua "missione", alla quale è determinato a guadagnarsi anche ricorrendo a tiri mancini (il connazionale atleta lo ammonirà: "sarai ricordato ma non come credi, perché stai antipatico a tutti!"). La prima parte è ambientata per lo più alla vigilia del match, con molti flashback sull'infanzia dei due, che conducono alla sezione finale: interamente dedicata ad una partita che anche se se ne consoce l'esito, risulta avvicente come non mai. [FB] |
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[?] di J. M. PEDERSEN, con S. GUDNASON, S. LABEOUF, S. SKARSGARD, BIOPIC, SVEZIA, 2017, 108', 2.35:1 |