F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA

SUSSURRI E GRIDA
LE DUE SORELLE
I CORPI PRESENTANO...
LA BOTTEGA CHE VENDEVA...
LA GRANDE ABBUFFATA
SERPICO
PAPILLON
LA RABBIA GIOVANE
VIVI E LASCIA MORIRE

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"storie accomunate dal fatto che vi è sempre qualcuno che si serve di un altro per far del male"

 

 

In un negozio di bric-a-brac un dandy acquista una vecchia specchiera nella quale dimora un uomo in abiti ottocenteschi che esige da lui sacrifici di sangue. A seguire, un ometto sottomesso alla moglie ruba una medaglia al valore militare per pavoneggiarsi con un ambulante che gli presenta la strana figlia. Un terzo riceve in omaggio con una tabacchiera d'argento un "elementario" individuato da una maga che poi si prodigherà a far sloggiare. Infine, un giovane acquista un antico stipite che conduce in un'altra dimensione... "La Bottega che Vendeva la Morte" è uno dei titoli più blasonati della casa di produzione inglese "Amicus", anche in relazione dell'azzeccato titolo affibbiatogli nell'edizione italiana. Se il negozietto di robivecchi del sempre ossuto Peter Cushing mi ricorda un analogo budello della mia città natale dove una vecchietta dalle fattezze dello "Yoda" di "Guerre Stellari" ispirava oltre all'evidente sporcizia un trattamento analogo riservato ai clienti dell'omologo inglese. L'appena discreto film a episodi si avvale in particolare di volti giusti e ricrea un'efficace atmosfera mortifera intorno a ciascuna delle quattro storie narrate, tutte accomunate dal fatto che vi è sempre qualcuno che si serve di un altro per far del male. Si pensi all'intesa simbiotica che si instaura con l'abitatore dello specchio e il suo messo, destinato a prenderne il posto. Troviamo poi Donald Pleasance nell'ambulante con il quale solidarizza l'uomo oppresso dalla moglie alla quale riserva una fattura di morte per mano della figlia fattucchiera. Più riuscito il divertente terzo frammento con l'uomo in bombetta sul quale si insinua il poltergeist, costringendolo ad abbandonare l'abitudinario aplomb da richiedere l'intervento della pittoresca parapsicologa conosciuta in treno ("Madame Orloff"). L'episodio conclusivo (il migliore) contiene infine il germe del "Varelli" argentiano: alchimista che ha costruito una stanza per contenere "Il Male". [FB]

 

[FROM BEYOND THE GRAVE ] DI K. CONNOR, CON P. CUSHING, D. PLEASANCE, HORROR, UK, 1973, 97', 1.85:1