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MATCH POINT |
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L'uno deve badare a un gregge, l'altro deve difenderlo dai coyote. Si avvicinano, poi si perdono ed entrambi vanno a nozze con l'altro sesso. Ma ci ripensano... Semplicemente la più bella "storia d'amore impossibile" mai raccontata sugli schermi: un amore gay narrato con sensibilità e nessuna pruderie. Merito di un Ang Lee in stato di grazia che non si può fare a meno di ringraziare per averci regalato questo splendido film. Le scene shock anche se girate in penombra, indubbiamente colpiscono, ma non disturbano. Le donne ritratte nel film, le prime partner dei due mandriani, sono le controparti dei due protagonisti, perfette antitesi. Se il ragazzo del rodeo, interpretato da Jake "Donnie Darko" Gyllenhall, che rappresenta l'uomo col lato femminile più spiccato, finisce con l'essere "rimorchiato" da una tipa piuttosto intraprendente, l'altro, più introverso ma virile, sposa una ragazza fragile e in cerca di un'adeguata protezione. Quest'ultimo è Heath Ledger, attore che sarà bene tenere d'occhio in futuro. Il suo personaggio (autentico fulcro del film) commuove e convince a fondo. Entrambe le donne, avranno più o meno indizi per sospettare di corrispondenze e prolungate assenze e di un legame troppo stretto tra i due mariti, ma se la passione sbocciata per caso è destinata a pochi sporadici incontri, l'amore andrà oltre pregiudizi e separazioni. La regia del maestro cinese prestato a Hollywood è misurata ed estremamente pertinente alla storia, dall'ottima sceneggiatura che non lascia spazio ai fronzoli e che riesce ad appassionare fino alla fine. Meritatissimo Leone d'Oro a Venezia. Le musiche, mai invadenti, ricordano il Metheny essenziale, quello più intimista. La fotografia è uno dei punti forza della pellicola: il Wyoming vince sul Texas e sulla provincia americana ed è il vero eden dove freni e inibizioni lasciano spazio ai sentimenti sopiti. [FB] |
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[ID] di A. LEE, con J. GYLLENHAL E H. LEDGER, DRAMMATICO, USA, 2005, 134', 1.85:1, VOTO: 9 |