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T R A I L E R

   
 

"istant-movie di Massaccesi che più che alla saga di Mark Gregory guarda a Mad Max"

 

 

Il "gioco della fine" è una specie di "running man" tra cacciatore e preda: entrambi armati fino ai denti che si sfidano all'ultimo sangue nei sotterranei, tra i reietti della società distopica, più o meno contaminati dalle "radiazioni". Uno dei due viene avvicinato da una ragazza mutante che gli proporrà un viaggio pericoloso... "Bronx Lotta Finale" è un tipico istant-movie del bis italico, che in questo caso plagia  L'IMPLACABILE  dell'Arnoldo Svarzenegro. "Ci sono 5 milioni davanti alla tv, perfino un attacco nucleare non li distrarrebbe" si dirà. Aristide Massaccesi, in arte Joe D'Amato ma per l'occasione "Steve Benson" (così firma la regia) non è un deodato qualunque e sa girare le scene d'azione e cura personalmente la fotografia, come sempre ineccepibile. E così, nei cunicoli maleodorante e brumosi di una underground metropolitana assistiamo alla disputa di un gigantesco George Eastman, alias Luigi Montefiori (truccato come i "Kiss") e il (qui) roscio Al Cliver che se le danno di santa ragione, prendendosi a sberloni e calci in faccia. Ma è evidente come il punto debole dell'operazione stia nel manico: per quale ragione si potrebbe amare un clone che utilizza negli sfondi mattoni forati, bidoni e travi macilente e negli esterni grandi fabbriche abbandonate e aree dismesse. Poi, già prima della metà del metraggio, si cambia, e si vira verso una specie di  INTERCEPTOR  nelle campagne di una periferia urbana post-atomica e lo spettacolo si fa appena più interessante con il gruppo che si costituisce (c'è anche un panzone con l'ascia e un ninja!). I fanatici di  KEN IL GUERRIERO  apprezzeranno comunque. Tale Carlo Maria Cordio plagia (nota x nota) Vangelis ma si anticipano i "mutanti" di  ATTO DI FORZA  Un dialogo su tutti: "sfortunatamente non ho il dono, non sono un telepatA" (SIC!). Oltre al faccione di Gordon Mitchell riconosciamo anche Gabriele Tinti, pure sotto pseudonimo e una benda su un occhio. In ogni caso, meglio un Massaccesi che un Deodato. Mille volte. [FB]

 

di A. MASSACCESI, CON G. EASTMAN, A. CLIVER, G. TINTI, FANTASCIENZA/AZIONE, ITALIA, 1983, 93', 1.33:1