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TOY STORY COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"potente film di Chabrol: se la tv non genera mostri, almeno li svezza" |
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Assunta come domestica, una ragazza cela alla famiglia che la ospita a tempo pieno una serie di handicap: lei è una dislessica, con grossi problemi di relazione. Costei viene avvicinata dall'impiegata delle poste: strana ancor più di lei. Entrambe hanno un passato di ombre e inevitabilmente finiscono con il legare... Potente film di Claude Chabrol, che cattura completamente lo spettatore, con un cast al femminile dirompente: Jacqueline Bisset (ancora bellissima venti e più anni dopo LA DONNA DELLA DOMENICA con Mastroianni) Sandrine Bonnaire, una giovane (e già bravissima) Isabelle Huppert e la giovanissima Virginie Lodoyene. Chabrol critica i mass media (si prenda quando la servetta chiude bruscamente la comunicazione con il padrone di casa che aveva chiesto a lei di trovargli una pratica, mettendosi poi davanti alla tv a guardare i pupazzi) o ancora quando sorprendiamo la Bonnaire a origliare nel secondo telefono di casa ed apprendere, ben prima dei famigliari, la gravidanza indesiderata della giovanissima della famiglia. "Tra una che non sa leggere e un'altra che legge ciò che non la riguarda" non si sa poi quale sia peggio. Il film si concede anche siparietti gustosi come quando le due passano alla raccolta per la caritas scremando le "porcherie". E sarà un ricatto a innescare il cortocircuito. Dopo IL TAGLIAGOLE l'autore francese, con"Il Buio nella Mente" mette a fuoco due figure femminili che, ancora vittime di fattacci passati mai realmente elaborati, tracimano allegramente nella follia [EVIDENZIA LO SPOILER] improvvisando -lì per lì- una strage. Pascal Laugier avrà senz'altro apprezzato, tanto quanto Peter Jackson. Il finale che si consuma sul "Don Giovanni" di Mozart, trasmesso dalla tv dinanzi alla famiglia riunita resta impresso. Volendo estendere la metafora proposta dal regista francese: la televisione, se non genera i mostri, perlomeno li svezza. [FB] |
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[LA CEREMONIE] di C. CHABROL, CON S. BONNAIRE, I. HUPPERT, J. BISSET, DRAM, FRA, 1996, 117', 1.85:1 |