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REQUIEM |
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"un film 'necessario' con un finale potente" |
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Quel che resta di scalcinata casa di produzione di filmetti trash degli anni '70 rappresenta l'ultima spiaggia per una giovane che intende realizzare un affresco sull'ascesa e caduta (?) di Silvio Berlusconi. Il proprietario ha di fronte un divorzio imminente, l'attore interpellato ad impersonare il protagonista è inaffidabile, il produttore straniero è meramente interessato a mettere alla berlina l'italietta degli ultimi quindici anni... Potenti invenzioni registiche (su tutte, il valigione stracolmo di banconote che piove -letteralmente- dal cielo) di una prima parte più leggera e divertita fanno da contrappunto ad una seconda, decisamente più cupa e via via sempre più pessimista. Lo stile è quello molto personale che conosciamo e le metafore si sprecano (la discussione in mezzo ai rovi, i mattoncini Lego a pezzi a rappresentare lo sfascio generale) così come le citazioni e le strizzate d'occhio alla precedente filmografia morettiana. Attori bravissimi con in testa un Silvio Orlando, al suo primo ruolo da protagonista in un film di Nanni, la versatile Margherita Buy e una nuova piacevole conferma da Jasmine Trinca. Ma è proprio Moretti che ruba loro la scena quando si cala nei panni dello spregiudicato uomo politico, con una breve ma intensa prova davvero maiuscola, forte di un'inedita espressione carica d'odio che sarà difficile dimenticare. Il "suo" caimano ha, nello sguardo, tutto il disprezzo verso la Democrazia e la Legge di un De Niro/Al Capone de "Gli Intoccabili": capace di trasformare una sua condanna in una sconfitta dell'intero paese. Il film sul film di un "caimano" che ha portato al declino vita e cultura di un intero paese culmina infatti in un finale in crescendo dove il livello di tensione, costruito in maniera impeccabile, ti lascia un'inquietudine e un senso di smarrimento tali da turbarti nel profondo. Quel che si dice un film "necessario". [FB] |
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di N. MORETTI con J. TRINCA E S. ORLANDO, DRAMMATICO, ITALIA, 2006, 112', 1.85:1 |