F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
THE BLUES BROTHERS
SHINING

FOG
INFERNO
MANIAC
VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"c'è sempre tutto il cinema di Cimino nel lavoro che ha fatto implodere la United Artists"

 

 

Wyoming sul finire del 1800: una decisione di "chi conta" conduce ad ingaggiare un esercito di mercenari, scelti tra i reietti della società, per l'eliminazione di 125 ladri, fuorilegge, anarchici. Più che altro: gli ultimi, ad impensierire gli Stati ricchi. Un brav'uomo legato ad una prostituta, espuldo dal "club", intende avvertirli... Michael Cimino chiude l'esperienza della United Artists, celebrata casa di produzione indipendente che aveva dato i natali alla cosiddetta "Nuova Hollywood", facendola collassare sotto il peso del fallimento de "I Cancelli del Cielo". Chiariamoci: la pellicola, filmata nell'ampio Panavision che tanto piace a Tarantino, è un kolossal con tutti i crismi, buoni attori e alcune scene che una volta viste non si dimenticherano, ciò nonostante non gli si può non imputare una certa lentezza nel procedere e la mancanza di quei momenti veramente toccanti che avevano fatto del lavoro precedente un capolavoro. In attesa di favoleggiate "concessioni di terre", i disperati vengono considerati alla stregua degli indiani, un germe da estirpare; non è cambiato molto da allora, considerati i recenti risultati elettorali in America. Kris Kristofferson è il protagonista assoluto con una giovanissima Isabelle Huppert, qui a recitare in lingua inglese, e oltre che già brava pure generosissima ad offrirsi in repetuti nudi integrali, contesa tra due uomi: l'altro è Christopher Walken. Con loro Jeff Bridges che con un imberbe Mickey Rourke completerà un cast rappresentativo degli habitué del cinema di Cimino. Visionato nella versione integrale di quasi quattro ore, sia strutturalmente che concettualmente, contiene tutto quanto sta a cuore del suo autore, in primis l'insensatezza della violenza in tutto il suo orrore. In forma bipartita, chiude il primo tempo con l'arrivo del treno dei mercenari. Dura un po' troppo, ma non mancano le scene che non si dimenticano: la violenza a "Ella", la morte di Walken e chiramente l'assedio finale. [FB]

 

[GATES OF HEAVEN] di M. CIMINO, CON K. KRISTOFFERSON, I. HUPPERT, WESTERN, USA, 1980, 210', 2.35:1