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T R A I L E R

   
 

"picaresco, non completamente riuscito, pur anticipatore dei moderni 'Pirati' di Verbinski"

 

 

Anno di Grazia 1776: la dura legge del pirata noto come "Il Capitano Clegg" esige una punizione esemplare per un laido assassino a cui viene mozzata lingua e orecchie. Raccolto da un ufficiale del Re quindici anni dopo, intenzionato a vendicarsi, mette quest'ultimo sulle tracce di un'organizzazione di contrabbandieri, incurante delle dicerie che vogliono le paludi affacciate sulla Manica infestati dagli spettri dei pirati defunti... Curioso ibrido che arrischia una inedita commistione di avventura, horror, ironia e sentimento che si può dire anticipi sicuro i moderni "Pirati" di Gore Verbinski, tanto quanto e ancor più gli inediti scheletri-fantini che vediamo qui in azione sono curiosamente antenati dei "resuscitati" di De Ossorio. Peter Cushing, controfigura a parte, nell'anno di produzione de "Gli Spettri del Capitano Clegg" è ancora piuttosto arzillo e se proprio non possiamo berci che possa dondolarsi dai lampadari come farebbe un Tarzan risulta comunque credibile nel suo ruolo ambiguo. Senza intendere spoilerare selvaggiamente posso comunque anticipare che i colpi di scena non mancheranno, garantendo un qualche intrattenimento pur nell'economia di una vicenda che non offre spunti di ampio respiro andando a concentrarsi nei dintorni della chiesa protestante dove il personaggio di Cushing arringa i fedeli dall'alto del pulpito. Nella contrapposizione con Michael Ripper sta il principale mordente della pellicola prodotta dalla Hammer che cerca così di lanciare un nuovo filone, piratesco e meglio ancora "picaresco". Il baldo omone al secolo Oliver Reed è il figlio del governatore, Yvonne Romain [EVIDENZIA LO SPOILER] la bella figlia di Cushing-Clegg. Per quanto concerne i dettagli tecnici: un formato panoramico e una fotografia curata completano il quadro per un'opera forse non riuscita come si intendeva nelle intenzioni ma comunque non totalmente disprezzabile. [FB]

 

[NIGHT CREATURES] DI P. G. SCOTT, CON P. CUSHING, M. RIPPER, O. REED, AVVENTURA, UK, 1962, 79', 2.35:1