F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        2 0 1 0        2 0 1 1        2 0 1 2        2 0 1 3        2 0 1 4       2 0 1 5        2 0 1 6        2 0 1 7        2 0 1 8        2 0 1 9        >

 

●● ½

REMEMBER
IL FIGLIO DI SAUL
COSMOS
AMERICAN SNIPER
THE REVENANT
IRRATIONAL MAN
BLACKHAT
SICARIO
EYE IN THE SKY
MIA MADRE
YOUTH LA GIOVINEZZA
LA LEGGE DEL MERCATO
IL RACCONTO DEI RACCONTI
SUBURRA
WOMAN IN GOLD

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"parte nel migliore dei modi, poi scialacqua tutto"

 

 

Nei primi anni cinquanta, un'affascinante signora di mezza età è colpita da una giovane commessa di un grande magazzino a tal punto di partire con lei per un'avventura... sentimentale. Il fatto è che entrambe giungono da relazioni con il sesso opposto, anche se poi non sono entrambe estranee ad attrazioni lesbo... "Che strana ragazza è lei: piovuta dallo spazio": con questa frase "Carol", interpretata dalla sempre perfetta Cate Blanchett, si congeda dal primo incontro con il personaggio di Rooney Mara, candida come NON ci si potrebbe credere dopo averla vista diretta da Fincher nel ruolo della punk-eroina della saga di Larsson. Tutta la parte iniziale di questa pellicola inglese coprodotta con gli States è perfettamente dosata in ogni sua parte e dovrebbe preludere ad un film molto bello, non si scialacquasse inultimente tutto andando a scadere in quella banalità perniciosa che, personalmente, va a far perdere progressivamente interesse per la vicenda narrata. Nonostate le due figure femminili affidate a due interpreti di talento. Della Blanchett già sapevamo, ma la sorpresa qui giunge dalla Mara alla quale la sceneggiatura rende comunque maggiore giustizia infondendole maggiore coerenza rispetto all'altro personaggio. Sta tutta qui la questione: Carol Aird agisce in maniera piuttosto schizoide, lasciando il marito [EVIDENZIA LO SPOILER] per tornarci poi, solo perché minacciata da questi riguardo le visite al figlio che le verrebbero precluse in virtù di un nastro magnetico compromettente. Il regista Tod Haynes non è forse la scelta vincente per la messinscena del romanzo di Patricia Highsmith, già autrice per due grandi come sir Alfred Hitchcock e Maucice Clement, che ci regalarono rispettivamente:  DELITTO PER DELITTO  e  DELITTO IN PIENO SOLE  Prendiamo l'espediente narrativo del flashback che appare davvero come un inutile pretesto. Sei candidature, ma nessuna statuetta. [FB]

 

[ID] di T. HAYNES, con C. BLANCHETT, R. MARA, SENTIMENTALE/DRAMMATICO, UK/USA, 2015, 104', 1.85:1