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T R A I L E R

   
 

"il trionfo compiaciuto della ridondanza"

 

 

Quando credeva che il peggio fosse passato, l'unico sopravvissuto dello scatenamento dei demoni evocati dalla voce di uno studioso incisa su un mangianastri in un cottage sperduto in mezzo ai boschi, viene anche lui posseduto. L'alba li allontana e recuperata dovrà cercare anche questa volta di vendere cara la pelle... L'intendimento di Sam Raimi è simile a quello optato dal nostro Avati per stemperare il terrore insostenibile di un prototipo, ma ancor più radicale. Trattandosi di parodia baracconesca della spaventevole  LA CASA   non si potrà richiedere al regista quella coerenza che infatti è il primo a non intendere rispettare, ma se tutto ha un sapore fastidioso di fregatura, Raimi gioca però a carte scoperte virando il tutto al grottesco, anzi al cartoon fracassone e grandguignolesco con rimandi all'universo lovecraftiano tirando in ballo nientemeno che il "Necronomicon ex-Mortis". Si riprende dal piano-sequenza rapidissimo che andava incontro -alle prime luci dell'alba- al protagonista, unico sopravvissuto alla mattanza, spingendo a fondo il pedale in avanti (ma anche in retromarcia) e sbatacchiando il poveretto (sempre interpretato dal duttile e malleabile Bruce Campbell, autore di un vero e proprio tour-de-force) ovunque, peggio di Gatto Silvestro (!) Lo splatter è stemperato da deliranti invenzioni (un bulbo oculare sparato dritto in bocca, gyser emoglobinici dalle pareti) ma concettualmente interessanti: l'immagine riottosa allo specchio, la mano che si ribella al proprietario (che si auto-mutilerà sostituendola con la motosega) stop-motion naif alla Ray Harryhausen, dialoghi demenziali (rivolto alla mano: "dove sei, figlia di puttana? io ti distruggo!") mascheroni di gomma e cartapesta, attori sopra le righe: il trionfo compiaciuto della ridondanza. Finale che sterza ancora, questa volta virando decisamente al fantasy, con viaggi nel tempo e paradossi, ma soprattutto: un gigantesco albero semovente! [FB]

 

[EVIL DEAD 2] di S. RAIMI, CON B. CAMPBELL E S. BERRY, GROTTESCO, USA, 1987, 85', 1.85:1