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"si punta sulla fisicità del nuovo "Bond" Craig, con Mikkelsen-torturatore e la everGREEN"
Dopo l'ennesima strigliata dall'antipaticissima "M", James Bond, ancora una volta mutevole in viso, volta alle Bahamas dove sventa un attentato terroristico. Non basta e i superiori gli impiantano un chip sottocute. Gli affiancano una "contabile" molto seducente. Intende agganciare al tavolo verde la testa del serpente,.. Memorabile fu la rassegna stampa dell'allora giornalista (de che?) dislessico Luca Giurato, il quale commentando "Casino Royale" (da non confondere con l'omonimo CASINO ROYALE del '67) il passaggio di testimone tra Pierce Brosnan e Daniel Craig, ebbe a commentare un titolo di spalla a proposito di quest'ultimo: "troppo brutto per essere Zero Tzé Tzé". Invece l'attore rivela di essere il volto giusto per tentare di rinvigorire un franchising probabilmente morto e sepolto nei primi anni '80 con gli ultimi guizzi di un Roger Moore ancora motivato di SOLO PER I TUOI OCCHI (ultimo 007 venerabile). Soprattutto si punta sulla fisicità del ruvido Craig (e ci si gioca molto, facendolo emergere dalle acque delle Bahamas come la Andress!) al quale gli si affianca una Eva Green più vulnerabile che ferina. Le varie Anna Praderio poterono ritenersi soddisfatte: la partecipazione di attori italiani in un film di ZERO TZE TZE (Claudio Santamaria) come bassa manovalanza al soldo dei cattivi a quaranta carati stranieri (Mads Mikkelsen con l'occhio vitreo che lacrima sangue come le statue della Madonna, e pure il negro amico di Jarmush, armato di machete!). Figura di merda di un cinema da Repubblica delle Banane che esulta quando viene sbertucciato. Ah già, c'era anche Caterina Murino, in realtà più americana e che italiana, doppiata giustamente con la erre moscia. Meno male che possiamo contare almeno su Giannini, sul lago di Como e su Venezia. Trama confusa e colpi di scena a dir poco balzani, ma qui almeno Bond sanguina e perciò il film merita un pallino in più. [FB]
[ID] di M. CAMPBELL, con D. CRAIG, E. GREEN, M. MADSEN, G. GIANNINI, AZIONE, UK, 2006, 144', 2.35:1