F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

TV              ● ½             LPSB

AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA

LISA E IL DIAVOLO
I CORPI PRESENTANO...
PERCHé QUELLE STRANE...
LA MORTE HA SORRISO...
SUSSURRI E GRIDA
LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"pallosissimo campionario di sfighe che portano una nobildonna ad un calvario processuale"

 

 

La contessa Marie Lafarge, mai accettata come una della famiglia da suocera e cognata, ritrova il consorte di ritorno da Parigi dove aveva cercato finanziatori per il suo brevetto per la fusione del ferro. L'uomo che subito lamenta forti dolori allo stomaco subisce pressioni da parte di messi giunti dalla capitale e dopo 11 giorni di malattia muore. A esequie avvenute, la vedova apprende che un secondo testamento segreto la estrometterebbe dall'eredità e come non bastasse iniziano a circolare voci che la vorrebbero avvelenatrice... Da un caso giudiziario della Francia ottocentesca (1840) "Il Caso Lafarge" di Marco Leto fa leva su un'accurata ricostruzione di ambienti e costumi, ma -ahinoi- poco altro. Quello che si sarebbe definito propriamente come un giallo in costume fuori tempo massimo, non fosse che sarebbe seguito di lì a poco l'assai più valido  L'AMARO CASO DELLA BARONESSA DI CARINI  (firmato Daniele D'Anza) si appesantisce nella narrazione perdendosi in un fracco di dettagli di poco conto, andando a spalmarsi in ben quattro puntate. Paola Pitagora è volenterosa, ma costretta nel suo personaggio ambiguo da apparire quasi impedita (con una mancanza di reattività anche in sede processuale susciterà all'opposto ostilità dello spettatore più che immedesimazione). Una prima pallosissima puntata, dove l'agonia di Charles Lafarge pare ripresa in tempo reale e i sospetti sollevati sulla sorella e il congiunto da subito troppo accentuati, finiscono con lo scemare anzitempo le aspettative dello spettatore. Che poi dalla terza puntata s'inauguri il calvario processuale, rinforzato dai contributi (o meglio "pasticci") dei periti (arsenico sì, arsenico no) ormai la frittata è già fatta. Sintomatico è che a capo delle puntate non via sia inserito il solito riassunto a ricordare il campionario di sfighe che hanno portato la protagonista al suo calvario processuale. Musiche melodrammatiche di Egisto Macchi. [FB]

 

di M. LETO, CON P. PITAGORA, C. BARBETTI, A. LALA, F. GRAZIOSI, GIALLO, ITA, 1973, 4 EP di 55', 1.33:1