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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"film minore di Pietro Germi, per molti 'un passo falso', e lancio cinematografico per la Casini"

 

 

Il regista di una trasmissione TV che da spazio ai giovani post-rivoluzione sessantottina, avvicina una studentessa molto solare che inizia a frequentare. Ma questa è invece controcorrente rispetto ai coetanei... "Le Castagne sono Buone" è l'unico passo falso nella stimatissima carriera del grande, grandissimo, e oggi praticamente dimenticato, Pietro Germi. Il peccato mortale alla base della débacle è rappresentato dalla scelta, scellerata, del protagonista, ricaduta sul tremendo Gianni Morandi: incapace nell'arte della recitazione sino a risultare irritante. Peccato, perché la spalla femminile è affidata ad una angelicata Stefania Casini, al contrario molto spontanea. Il cantante, in crisi nera e che all'epoca stava rischiando la fine di molti colleghi ovvero sparire nel dimenticatoio e nelle antologie nostalgiche dei "mitici sessanta" (boh!) cercava di riciclarsi nel cinema. Indossa perciò una barbetta di circostanza, quasi a camuffarsi, e fa bene: "La barba sembra sempre una barba finta anche quando è vera, non si sa mai cosa c'è sotto!" dice la Casini che lo costringe a ripiegare sui semplici baffi, mentre si cerca di renderlo simpatico regalandogli l'angoscia da naso tappato ("rinonevrosi, nasofobia"). "Scusa, sei mezzo fondista?", "no, sono mezzo ricoglionito!" dice. La ragazza conduce il registo in giro, dividendosi tra aste dell'antiquartiato, messe cantate (stile 'Hosanna') teatro d'avanguardia e di protesta chiusi "per oscenità" dai questori. Ma la storia ha davvero poco da dire oltre ad un garbato "invito" al ritorno dei valori tradizionali incarnati dalla Casini. "Ricordati che le castagne sono buone diceva mio padre: ovvero che le cose più semplici sono le migliori". Di contorno: Nicoletta Machiavelli, come sorella della prima, nonché suo negativo fotografico, e Franco Fabrizi nel tradizionale ruolo del laido. Il fido Carlo Rustichelli alle musiche, che contribuiscono a rendere comunque digeribile un film un po' moralista. [FB]

 

Di P. GERMI, CON S. CASINI, G. MORANDI, F. FABRIZI, SENTIMENTALE, ITALIA, 1970, 109', 1.33:1