F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●●             LPSB

AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA

LISA E IL DIAVOLO
I CORPI PRESENTANO...
PERCHé QUELLE STRANE...
LA MORTE HA SORRISO...
SUSSURRI E GRIDA
LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"dal regista di 'Non si deve profanare il sonno dei morti' un film con vampiri sui generis"

 

 

Secondo una credenza popolare, un giovane e un cavallo che non abbiano conosciuto femmina dovrebbero trovare la tomba di un vampiro (!) A processione passata, una servetta si fa prelevare qualche boccetta di sangue per conto della governante: la destinataria è la moglie del marchese del casato con la paura di invecchiare, che intanto riceve un avvocato giunto per presenziare al processo postumo al nostro vampiro... Jorge Grau, autore del cult  NON SI DEVE PROFANARE IL SONNO DEI MORTI  Si tratta comunque di vampiri sui generis: invece di mordere con i canini, infilano uno stiletto nel collo delle vittime (!) La distruzione completa del vampiro si compie solo decapitandolo, bruciandolo e disperdendone le ceneri, ma non è questa la "Cerimonia Sangrienta" al quale fa riferimento il titolo originale (in realtà più macabra, che splatter) piuttosto quella dove la Bosé si fa una doccia di sangue che le cade addosso direttamente dalla gola squarciata della vergine al piano di sopra (il sangue scende da un'apertura di uno stucco sulla volta). Al di la del roboante titolo italiano, il lavoro di Grau non ammicca ai soliti voyer, piuttosto vuole costruire una storia gotica il più possibile verosimile. Lucia Bosé catalizza la scena segnalandosi per un ruolo che altrimenti sarebbe stato di diritto della Steele. La servetta Ewa Aulin si fa dare da una fattucchiera un filtro d'amore per ottenere l'amore del Marchese. E Tranquilli, con il suo personaggio illuminista, lo sentiamo affermare: "l'ha detto anche Voltaire: coloro che succhiano veramente il sangue, non sono i morti, che non esistono, ma gli speculatori, gli usurai e gli altri veri vampiri, che non abitano nei cimiteri ma in palazzi comodi e lussuosi", rivelando ulteriormente la valenza politica che Grau da ai suoi lavori. C'è un'inquadratura dall'interno di una bara (poi senza più l'occupante e piena zeppa di vittime) e la sequenza baviana della "ritornante" sul carrellino. [FB]

 

[CERIMONIA SANGRIENTA] DI J. GRAU, CON : BOSé, E. SANTONI, E. AULIN, HORROR, SPA, 1973, 85', 1.85:1