F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 9 0        1 9 9 1        1 9 9 2        1 9 9 3        1 9 9 4      1 9 9 5        1 9 9 6        1 9 9 7        1 9 9 8        1 9 9 9        >

●● ½

THE TRUMAN SHOW
APRILE
A BUG'S LIFE
TRAIN DE VIE
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
SOLDI SPORCHI
DARK CITY
CUBE
OMICIDIO IN DIRETTA
NIGHTWATCH
LA SOTTILE LINEA ROSSA
COSì RIDEVANO
MY NAME IS JOE
LA LEGGENDA DEL PIANISTA...
SALVATE IL SOLDATO RYAN

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

"Di Caprio propone a Kenneth Branagh un'ammucchiata e la Davis prende lezioni di pompini"

Le avventure di un giornalista di spettacolo e della sua ex moglie, divisi tra analisi di lei e avventure di lui... In "Celebrity", Woody Allen scherza con i fanti e... con i santi. Le battute sui cristiani si sprecano ("Padre, secondo lei, è più famoso il Papa o Elvis Presley?") e così le situazioni (il venditore che decanta le lodi della statua di Gesù da lui creata, che emette sangue dalle stigmate) senza tirare in ballo l'avvio con la scritta "HELP" in cielo sulle note inquisitorie della "Quinta" di Beethoven (ahah, non è il Giudizio Universale, ma solo si sta girando un film!). Charlize Theron, al top della sua forma di ex (ancora?) indossatrice (qui, appare in una sfilata di biancheria intima femminile) lascia decisamente senza fiato ("sono poliformicamente perversa, cioé ogni parte del mio corpo mi da piacere sessuale... cioé, se mi tocchi la rotula del ginocchio divento orgasmica", ma è anche terribilmente ipocondriaca). Kenneth Branagh è il giornalista della storia, nemesi di Allen, alle prese con un campionario di femminile di prima qualità che oltre alla Theron ci offre anche una gradevolissima Famke Janssen, una Melanie Griffith già 'milfona', e una carinissima Winona Ryder straordinariamente fuori dal gabbio per la nota cleoptomania. Questo lavoro di Allen, pur giovandosi di alcuni scambia dialogici divertenti, risente di un caos narrativo che risulta difficilmente digeribile anche dal fan del regista. E' stato un floppone in sala nonostante la presenza di Leonardo di Caprio, fresco dal bagno di folla (ops) dell'insopportabile "Titanic", nel ruolo di sè stesso (!) che vediamo invitare il protagonista a... un'ammucchiata! La Davis invece racconta dei suoi problemi con il sesso orale ("una volta m'è scoppiata una capsula", "ma le piace?" "cosa pensa quando lo sta facendo?", "alla crocifissione: non ci posso fare niente, sono cattolica!". A un'ora e ventisette compare... DONALD TRUMP. E non è uno scherzo. [FB]

[ID] di W. ALLEN, CON K. BRANAGH, J. DAVIS, C. THERON, L. DI CAPRIO, COMMEDIA, USA, 1998, 89', 1.85:1