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●● ½
REMEMBER T R A I L E R |
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"un supercast con Tom Hardy, pesto di botte, in una versione romanzata della cattura del Mostro" |
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Si parte dalla presa della Porta di Brandeburgo da parte dell'Armata Rossa. Un soldato dall'infanzia difficile durante la carestia "imposta da Stalin" (?) fa carriera e diventa un funzionario della polizia di Stato. Ha tra le mani un caso spinoso: un bimbo ucciso che si vorrebbe fare vittima di un incidente. Ma c'è una testimone... L'omicidio è "una degenerazione strettamente capitalistica", si dice, in relazione al pensiero unico. Il funzionario che indaga ha il volto di Tom Hardy, la sua fiamma quello di Noomi Rapace, e il suo superiore è Vincent Cassell. Ah, c'è pure Gary Oldman, che il protagonista incontrerà al confino, dove viene destinato, da Mosca, per aver protetto la moglie. Ci sono vecchie ruggini con un vecchio "collega" che ha fatto carriera. Con un cast così non poteva venire un film brutto, e in più qui si parla di un fatto storico accertato e uscito giocoforza dalle censure dell'ex Unione Sovietica e divenuto celeberrimo anche in Italia. Certo, anche qui non si sfugge al luogo comune che vuole dipingere l'ex URSS come una specie di limbo, grigio e genericamente infelice. "Lo sai in questi luoghi cosa si ottiene cercando la verità? Si ottiene il terrore!". E cose così. Il "Child 44", ovvero il "bambino numero 44" evocato dal titolo è la quarantaquattresima vittima del "Mostro", figlio poi dell'amico del protagonista. Si romanza parecchio, del resto la fonte è letteraria per quanto ispirata al fatto storico, e si fatica un po' a credere al personaggio di Hardy che torna a Mosca, a suo rischio e pericolo, per interrogare la super testimone, andando incontro a torture assortite da parte del suo "acerrimo nemico". Tanti sono gli eventi che si finisce con il correre all'impazzata (la scena sul treno di deportati, che neanche nelle malebolge dantesche!). E mentre lui da la caccia al maniaco, a sua volta braccato, è a mezz'ora dalla conclusione che ci spostiamo a Rostov (!) col "nostro", pesto come sempre di botte (e di fango!) ad agguantare "Cikatilo". [FB] |
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[ID] di D. ESPINOSA, con T. HARDY, N. RAPACE, P. CONSIDINE, DRAM/THRIL, USA/UK, 2015, 131', 2.35:1 |