F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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SIGNORE E SIGNORI
WEST AND SODA
FBA OPERAZIONE GATTO
I COMPLESSI
PIANO PIANO DOLCE CARLOTTA
REPULSION

CINQUE CHIAVI DEL TERRORE
GIULIETTA DEGLI SPIRITI
IO LA CONOSCEVO BENE

IL DOTTOR ZIVAGO
PER QUALCHE DOLLARO IN PIù
THUNDERBALL

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"primo film con Woody Allen, che già spicca sul Sellers imparruccato e sull' O' Tool satiro"

 

 

Strizzacervelli sposato ad "una kingkong", riceve un paziente che gli narra i suoi problemi con le donne: ne ha troppe e tutte lo vogliono. La sua storica fidanzata gli chiede insistentemente di fissare la data delle loro nozze ma lui continua a procrastinare, sicuro di ricadere nel suo vizio: leggi "satiriasi". Non sarà mica facile... "Ciao Pussycat" (di cui: "pussycat" è il nomignolo che il protagonista usa qualunque femmina gli capiti a tiro) introduce (come si legge nei titoli) un certo Woody Allen nel mondo del cinema (la sua prima apparizione ce lo mostra intento a barare a... scacchi!) nel ruolo del bislacco che lavora al Crazy Horse, "aiutando le ballerine a vestirsi" (!) Per il resto, è quel che si dice un cast delle grosse occasioni: Peter O' Toole e Peter Sellers, entrambi di ritorno dai maggiori successi commerciali e di pubblico (rispettivamente con David Lean, Stanley Kubrick e Blake Edwards) e un parterre-du-roi femminile da sturbo: la sempre adorabile Romy Schneider, la classicissima Capucine e la bomba atomica Ursula Andress, qui in bikini e costumino color carne. In mezzo a contate femmine, O' Toole diventa (letteralmente, in una scena-omaggio spudorata) come Mastroianni in  8 ½  di Fellini di cui la pellicola vorrebbe quasi essere una sorta di variazione sul tema. Il fatto è che il caos nel Maestro riminese era 'controllato', qui diventa un caos totale di sceneggiatura e di situazioni buttate praticamente a caso, portando successivamente ad uno "sbandamento" di cui la folla corse in go-kart può essere involontariamente il sunto. In tutto questo andirivieni caotico si salva la follia del giovane Allen (anche sceneggiatore) che già riflette in alcuni slapstik tutta la geniale follia che verrà. Per il resto, pur facendosi vedere, il film risulta senza capo né coda, un hellzapopping frastorante riverberato ulteriormente nella pesantezza di una colonna sonora invadente a firma di Burt Bacharach. [FB]

 

[WHAT'S NEW PUSSYCAT] DI C. DONNER, CON P. SELLERS, W. ALLEN, COMMEDIA, USA, 1965, 108', 1.85:1