F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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THE THIRTEENTH REUNION
THE SILENT SCREAM
THE TWO FACES OF EVIL

CHARLIE BOY
RUDE AWAKENING
GUARDIAN OF THE ABYSS
CARPATHIAN EAGLE
CHILDREN OF THE FULL MOON
VISITOR FROM THE GRAVE
THE MARK OF SATAN

THE HOUSE THAT BLED TO DEATH
WITCHING TIME
GROWING PAINS
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HAMMERHOUSE OF HORROR (TV)

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"qualche guizzo ne giustifica la visione"

 

 

Vincent Price, in qualità di vampiro gentiluomo accreditato presso il Club dei Mostri, narra a John Carradine tre storie creepy che vedono altrettanti vittime, rispettivamente di un fischia-morte, delle squadre speciali specializzate nello stanare e uccidere i vampiri, nonché di un'intera colonia di demoni golosi di carne umana! Sarà anche minestra riscaldata come qualche critico in verità anche a ragion di causa ha commentato ma qualche guizzo giustifica comunque la visione di questo film tv inglese della Amicus Production, prossima a tirare le ultime. La prima storia esplora la diversità nelle sue sfaccettature: dalla timidezza, causa del proprio aspetto (si parla di "mostruosità" ma il tizio in questione è proprio identico a mio cugino...) al timore di procurare involontariamente il male altrui. Azzeccata la sequenza del ballo in maschera, tutto il resto è noia. Nel secondo episodio, decisamente più ridanciano e ironico, troviamo Donald Pleasance avvicinare un ragazzo che ha appena preso consapevolezza della vera natura del padre. Qualche brivido giungerà solo in quello conclusivo, dove un regista alla ricerca di una location adatta per il suo prossimo lavoro si imbatte in una zona d'ombra che rimanda in qualche modo al Carpenter de "Il Seme della Follia". Interessante sotto questo aspetto il lavoro grafico che illustra con efficacia la genesi della stirpe maledetta dei demoni divoratori di cadaveri. L'episodio, pur nella sua miserevole messinscena, resta nella memoria. Imbarazzanti e fuori luogo sono i siparietti musicali nel club che sanno di marchetta, non tanto per il punk anni '80 e i pezzi che plagiano lo show del "Rocky Horror Picture's", quanto per la cura con la quale la regia si fregia di inquadrarli. Pippone finale sulla razza umana ben più letale di qualsivoglia mostro immaginario e un salace commento di Price sulla rapacità dei "produttori vampiri". John Williams allo score rielabora i classici. [FB]

 

[THE MONSTER CLUB] di R. WARD BAKER, CON V. PRICE, HORROR, UK, 1980, 97', 1.33:1