F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





<        1 9 7 0        1 9 7 1        1 9 7 2        1 9 7 3        1 9 7 4      1 9 7 5        1 9 7 6        1 9 7 7        1 9 7 8        1 9 7 9        >

 

●●● ½         LPSB

AMARCORD
LA STANGATA
ROBIN HOOD
VOGLIAMO I COLONNELLI
IL DORMIGLIONE
L'ESORCISTA

LISA E IL DIAVOLO
I CORPI PRESENTANO...
PERCHé QUELLE STRANE...
LA MORTE HA SORRISO...
SUSSURRI E GRIDA
LA GRANDE ABBUFFATA
LE DUE SORELLE
SERPICO
PAPILLON

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"film grottesco, molto divertente, ispirato al golpe 'Borghese'..."

 

 

Noto per le sue intemperanze in aula, poco "onorevole" di estrema destra risponde con una pernacchia alla discussione relativa all'attentato che ha decapitato la Madonnina del Duomo. Si vuole destabilizzare il paese per preparare un golpe che porti al comando i colonnelli su modello argentino. E' lui la mente del progetto... Vagamente ispirato al mancato golpe "Borghese" denunciato nel 1968 dall'Espresso di Eugenio Scalfari, "Vogliamo i Colonnelli" è un film grottesco, molto divertente. Più volte il regista Monicelli e i fidi Age e Scarpelli hanno confessato di essersi divertiti da matti ad inventare i nomi degli eversori: Rebaud (il piemontese che redige esilaranti verbali delle riunioni) Furas (il sardo sfregiato, nome in codice: "Pegaso") Aguzzo ("Aguzzo di nome, coglione di fatto") Turzilli (la cui passione per i cavalli è tale da chiamare i suoi figli Diomede e Fetonte) Barbacane (il trevisano che parla romano, "perché è più virile!") Cavicchia (capo dei guastatori) e l'impedito Pariglia. "C'è un grande futuro nel nostro passato.." dice quest'ultimo, "no, diopapa! c'è un grande passato nel nostro futuro!" replica, sdegnato, il capo. Trattasi dell'onorevole Tritoni di uno scimmiesco Tognazzi, mezza figura talmente viscida che chiunque gli stringa la mano se la deve asciugare. Di rincalzo, il cappellano militare ("più cappellano, che militare") di Duilio del Prete e il greco Andreas Automatikos, protagonista di uno scambio di doni (il monocolo per una mano di legno). Se Monicelli presagisce già la fine ingloriosa della sinistra italiana, il manipolo è tratteggiato come un branco di coglioni, ignoranti, rozzi e beceri. Nemmeno si salvano le donne (la grezzissima figlia del generale Bassilega, "una troia che si fa sbattere da mezza Roma"). I punti programmatici: "riapertura dei casini, controllo della vendita delle chitarre, prolungamento della leva militare, controllo dei prezzi dei ristoranti!" su tema portante di Rustichelli che fa buon uso di tastiere elettroniche. [FB]

 

DI M. MONICELLI, CON U. TOGNAZZI E D. DEL PRETE, COMMEDIA, ITALIA, 1973, 94', 1.85:1