F A B I O B O R E L L I
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IL VIZIETTO
IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE
ECCE BOMBO
IL PARADISO PUò ATTENDERE
FURY
HALLOWEEN
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IL TOCCO DELLA MEDUSA
SOLAMENTE NERO
LA MALEDIZIONE DI DAMIEN
IL CACCIATORE
COMA PROFONDO
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LA SETTIMA DONNA
NON VIOLENTATE JENNIFER
COMIC THRILLER DRAMA
"il re dei thriller ospedalieri"
L'amica del cuore di una dottoressa di stanza in un grande ospedale va incontro ad "inconveniente", non riprendendosi dall'anestesia e finendo così in coma irreversibile. Indagando in proprio, dato che il fidanzato e collega non la prende sul serio, viene a conoscenza di casi analoghi scoprendo una realtà abominevole... "Come Profondo" è il re dei thriller ospedalieri. Negli anni dell'emancipazione delle protagoniste in gonnella (Rippley arriverà di lì a un anno) Genevieve Bujold si erge a manifesto femminista in camicie bianco nel ruolo di una dottoressa testarda e determinata, offuscando la visibilità del giovane Michael Douglas in libera uscita da "Le Strade di San Francisco" in un ruolo che ne tratteggia la figura con felice ambiguità [EVIDENZIA LO SPOILER] e se sia o no parte della cospirazione lo si saprà solo verso la conclusione. Lo spaccato di vita dei due amanti e certe dissertazioni a margine seguono la via dell'umanizzazione della figura del medico che andrà poi a confluire nella varie serie tv che popoleranno (o meglio dire: infesteranno) i palinsesti del tubo catodico in tempi più recenti, parentesi che vedono dottori accoppiarsi con le infermiere in ogni dove, tratteggiando il volto oscuro dell'ospedale come teatro di avance e alcove che evidentemente l'ambiente favorisce: comprese. Riconosciamo poi Tom Selleck (aka Magnum PI) mentre fatichiamo a fare lo stesso con un Ed Harris capelluto. Il film di Crichton azzecca poi almeno tre sequenze: il magazzino dei cadaveri imbustati, il limbo dei corpi in coma appesi come palline di un sinistro albero di Natale e la rocambolesca fuga dal centro trapianti.. Peccato che il film soffra un'impostazione un po' troppo televisiva ma nonostante tutto si ritagliare il suo posto nella storia del genere. Inevitabile per lo spettatore, a visione terminata, la sensazione che si fa certezza di non sottoporsi mai volontariamente a una anestesia. [FB]
[COMA] di M. CRICHTON, CON M. DOUGLAS, G. BUJOLD, R. WILDMARK, THRILLER, USA, 1978, 113', 1.85:1