F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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IL PICCOLO DIAVOLO
TRAPPOLA DI CRISTALLO
CHI HA INCASTRATO ROGER...
DONNE SULL'ORLO DI UNA...
BEETLEJUICE
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MONKEY SHINES
IL SERPENTE E L'ARCOBALENO
FRANTIC
RAIN MAN
NUOVO CINEMA PARADISO
DANKO
BIRD

ULTIMA TENTAZIONE DI CRISTO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"il dissacrante Ferreri ci dice la sua sugli 'aiuti umanitari' per i 'boveri negri'..."

 

 

Convoglio di camion-tipo-Overland attraversa l'Africa col suo carico di pomodori in scatola. Finirą malissimo... Da sempre con il pallino fisso dei "cannibali", sin da  LA DONNA SCIMMIA  dove lo si vedeva in fotomontaggi posticci nel ruolo dell'esploratore finito nel pentolone, passando per il grandguignol culinario, il dissacrante Marco Ferreri firma con "Come sono Buoni i Bianchi" il suo pamplet politico. Inutile girarci tanto intorno, il titolo, lungi dall'essere un riferimento al "com'č buono lei!" di fantozziana memoria, punta diritto al sodo: gli africani mangiano i bianchi. La satira corrosiva del dinamitardo autore milanese vanta una sceneggiatura molto buona e una fotografia a dir poco magnifica. Il problema starebbe potenzialmente negli attori, con un Michele Placido che fa il simpatico ma che si dimostra ancora una volta inadatto a ruoli comici, e una bellissima Marutschka Detmers che, di ritorno dal film-scandalo di Bellocchio in quel di Venezia, che appare sin troppo spaesata rispetto a quanto dovrebbe esserlo il personaggio, che se da un lato fanno ciņ che gli č stato detto di fare, ovvero l'una: la ritrosa, l'altro "quello che ci prova", potevano anche dare qualcosa di pił di loro (non so, la Detmers almeno mostrarci le tettine visto che le nomina ma rimane abbottonatissima!). Poco altro fa il resto del cast se non propriamente "sfondo" (riconosciamo la Braschi, alla quale Ferreri consegna due-batture-due) e Michel Piccoli nel missionario che non disdegna il pollo arrosto. Della brancaleonica cordata di presunti "salvatori" del Continente Nero, a nessuno, tra i nativi, interessa: dalla tribł della "Principessa" indossatrice, alla tribł di selvagggi (non la pił temibile) che aveva assaltato il blocco dei rifornimenti. Il road-movie terminerą con l'abominio (causa una involontaria "profanazione") che Ferreri terrą celato. Il finale "spacca" e ha del 'perturbante' ma si poteva dare pił coesione al resto. [FB]

 

di M. FERRERI, CON M. PLACIDO, M. DETMERS, N. BRASCHI, COMM/DRAM/HORROR, ITALIA, 1988, 94', 1.85:1

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