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T R A I L E R

   
 

"De la Iglesia dirige una black comedy che punta tutto sulla protagonista Carmen Maura"

 

 

Agente immobiliare di mezza età scopre casualmente il cadavere di un vecchio in un appartamento. A causa di un equivoco gli inquilini la scambiano per la nuova proprietaria e lei glielo lascia credere dal momento che ha trovato per caso una specie di mappa che la porta a scoprire un autentico tesoro nascosto sotto al pavimento. Il problema per lei sarà riuscire ad uscire viva dal condominio: cosa che non riuscì al vecchio... Almodovariana la protagonista, almodovariani i titoli di testa. Alexander de la Iglesia, abbracciato il formato panoramico, abbandonato il road movie di derivazione lynciana vira al registro brillante in una black comedy con una protagonista a tutto tondo che però non convince del tutto. Trovano spazio una marea di citazioni più o meno palesi (Star Wars) con in testa tre figure di riferimento per un thriller di ambientazione condominale con riferimenti argentiani (la stanza con la mummia, l'ascensore assassino, l'arrampicata libera sul muro) polanskiani ("La Comunidad" malefica degli inquilini che vuole la morte della protagonista) e naturalmente hitchcockiani (il mentecatto che vive una seconda identità in questo caso camuffato da Darth Vader, che spia tra l'altro il doccino della protagonista dalla finestra di fronte). Per il resto anche un'ottuagenaria che emula "Trinity" zompando tra i tetti di due alti palazzi e l'immancabile finale con vertigine. Discontinuo, il quarto film di Alex de la Iglesia non riesce a fare leva questa volta sull'umorismo che non riesce proprio ad essere travolgente, e gioca tutto sulla bravura -fuori discussione- dell'attrice-icona Carmen Maura. Fuori discussione è anche il mestiere del regista spagnolo (vi immaginate un film come questo realizzato in Italia, oggi?) che però non riesce ad esaltare lo spettatore come le altre volte. In particolare i difetti vanno a concentrarsi nel secondo tempo, decisamente non all'altezza del primo. [FB]

 

[ID] di A. DE LA IGLESIA, CON C. MAURA, E. ANTUNA, GROTTESCO, SPAGNA, 2000, 105', 2.35:1