F A B I O B O R E L L I  H O M E                        R E C E N S I O N I C I N E M A                         T E M P O L I B E R O B I K E





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I VITELLONI
UN GIORNO IN PRETURA
LE AVVENTURE DI PETER PAN
IO CONFESSO
DA QUI ALL'ETERNITà
VIAGGIO IN ITALIA
AMORE IN CITTà


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COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Hitchcock non riesce a padroneggiare appieno il registro drammatico"

 

 

Appena commesso un omicidio dopo essere stato sorpreso a rubare, il sacrestano della chiesa si spoglia della tonaca usata per camuffarsi e si fa confessare dal giovane pastore. Legato al segreto confessionale non dice nulla, neppure quando diventa il primo sospettato dell'omicidio, complici i rapporti con una donna sposata: la vittima ricattava entrambi e questo fornisce agli inquirenti il movente per incriminarlo... Sicuramente il film più intimamente "spirituale" di un Hitchcock comunque educato alla religione cattolica, un dramma sul quale si prova ad innestare un'appendice poliziesca che segua i dettami del meccanismo giallo facendo perno sull'impossibilità dell'ingiustamente accusato di discolparsi dovuta alle prerogative alle quali è assoggettato il sacerdote (situazione che deve aver parecchio stuzzicato l'indole malandrina del regista). Ma anche questa volta, come sarà per  IL LADRO  il mago della suspense non riesce a padroneggiare appieno il registro drammatico, peccando di pedanteria. E non gli viene certo in aiuto l'aver assoldato Montgomery Clift, la cui tipica rigidità interpretativa non permette allo spettatore di identificarsi in lui che anzi lo troverà addirittura antipatico giudicandone assurdo il comportamento e la renitenza alle domande del commissario che lo metteranno subito in cattiva luce facendo accrescere i sospetti su di lui. Meglio Karl Malden nel ruolo dell'ispettore di polizia, e Anne Baxter che -ancorché sposata- è ancora innamorata del sacerdote con il quale aveva avuto una relazione prima che questi prendesse i voti. Quest'ultima cercherà a sua volta di tacere il segreto, ma poi racconterà la storia dei ricatti -questa sì- molto verosimile. Se "Io Confesso" sviluppa il tema caro al regista, manca del tutto l'ingrediente fondamentale della sua cinematografia: l'ironia. Così l'interesse scema, sino almeno al faccia a faccia finale tra il bene e il male. Musiche di Dimitri Tiomkin. [FB]

 

[I CONFESS] DI A. HITCHCOCK, CON M. CLIFT, A. BAXTER, K. MALDEN, POLIZIESCO, USA, 1953, 90', 1.33:1