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FANTASTICI 4 E SILVER SURFER
Sulle tracce di Jack Sparrow, i tre noti filibustieri, ognuno rincorrendo il suo fine personale, dovranno varcare i confini del mondo, per ritraghettare il loro amico al di qua del regno dei morti. Intanto, Davy Jones e l'Olandese Volante -ai servigi del perfido comandante della Compagnia delle Indie- dichiara guerra a tutti i pirati, in vista dell'Adunanza... Che era una saga in crescendo lo si era intuito con il secondo capitolo, prima metą di un filmone di quasi 5 ore. Se il capostipite del 2003, si portava a casa una sufficienza stentata e finiva vittima del cancan generale, il secondo, sferrava alcuni colpi che ne facevano un pił che discreto figlio dell'entertainment toucour, quest'ultimo: fa del caos incontrollato la sua virtł, il suo punto forza, rivelandosi un "fantasy" di seria A, per molti versi addirittura esaltante. Ed era dai tempi della trilogia dell'Anello che non se ne vedeva pił uno degno di questo nome. Gią dai primi minuti s'intuisce che dall'atmosfera mortifera si approderą a qualcosa di buono, e difatti il film decolla quasi subito, senza stancare (nonostante la durata "ą la Jackson") dispensando autoironia e colpi di scena a ripetizione. Non mancano i difetti (i "Fichi d'India" in un questo film, ad esempio, cosa c'entrano?) ma le scene madri si sprecano: anzitutto, il viaggio nel regno dei "morti nel mare", poi tutta la sequenza alla "Hellzapoppin", con protagonista un Johnny Deep in grande spolvero (dove ritroviamo il Verbinsky felicemente visionario di "The Ring"), la nave di giunco nel mar artico e il Kraken spiaggiato. La liberazione di "Calypso" (Harry Rasmussen applaude sicuramente dall'al di la) e la spettacolare (a dir poco) battaglia finale nel "Maelstrom", elevano poi il film ad un livello superiore. E a completare: una fotografia efficace e uno score (Hans Zimmer) incalzante che omaggia Ennio Morricone. Datemi retta, smettetela di storcere il naso e concedetegli una chance. [FB]
[ID] di G. VERBINSKY, CON J. DEEP, K. KNIGHTLY E C. YUN-FAT, FANTASY, USA, 2007, 168', 2.35:1, VOTO: 8