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"cazzatona new age che esercita un fascino perverso"

 

 

Ostinata scienziata che, cuffiata, ascolta il rumore delle "meccaniche celesti", recepisce una "trasmissione" dalla stella di Vega. Lo stato maggiore yankee mette su un'organizzazione della madonna per tradurre quello che parrebbe un prontuario per la costruzione di un mezzo di trasporto per condurre un ambasciatore lassù. Vorrebbe andarci lei, ma a metterle i bastoni tra le ruote ci si mettono un tutti. Anche un pazzoide... Cazzatona new age di Zemeckis che -sfortunatamente- esercita sullo scrivente un fascino perverso. Sul piano attoriale siamo prossimi al disastro: la Foster, matura, ha un taglio aguzzo del viso che ferisce chi la guarda, McConaughey -prima di resuscitare come Lazzaro per mano dell'esorcista Friedkin- è un cane. James Wood è letteralmente insopportabile. Stop. Quindi? Per quale arcana ragione giudico il film non solo passabile, ma addirittura dichiaro appartenere ai guilty pleasure, alle visioni compulsive che non posso fare a meno di (ri)vedere ad ogni (buona o cattiva?) occasione. Tutto è costruito in previsione di questo "viaggio siderale", e il fascino di vedere ciò che nemmeno si può immaginare cattura l'attenzione. Se poi il momento topico del viaggio è svolto in maniera a dir poco approssimativa, e la situazione seguente equivale a uno schiaffo in faccia (qualcuno avrebbe parlato più schiettamente di "una secchiata di merda") a quel punto non ci si sofferma più di tanto. Ripeto: è un fascino perverso quello che mi farebbe anche consigliare il film a un amico. Se lo Zemeckis migliore era quello dei "viaggi nel tempo", qui però mancano i paradossi (pur evocati nei dialoghi) tanto cari allo spielberg dei poveri. Non male le musiche di Horner e la dinamica che vede anche un piccolo colpo di scena. Sul demenziale finale riassunto nella battuta "io le credo" (pronunciata da un McConaughey con una non-espressione impagabile) tra fede pelosa e conclamata americanata. [FB]

 

[ID] di R. ZEMECKIS, CON J. FOSTER E M. MCCONAUGHEY, DRAMM/FANTASCIENZA, USA, 1997, 149', 2.35:1