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L'IMPERO COLPISCE ANCORA
STARDUST MEMORIES
UN SACCO BELLO
BIANCO ROSSO E VERDONE
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VENERDì 13
TORO SCATENATO
THE ELEPHANT MAN
VESTITO PER UCCIDERE
STATI DI ALLUCINAZIONE
MACABRO

COMIC THRILLER DRAMA

T R A I L E R

   
 

"Rodriguez lo ha apprezzato, ma con ironia e intelligenza ha supplito la miseria del prototipo"

 

 

Atteso, dopo una fuga radioattiva da una vicina centrale nucleare, un noto scienziato in materia atterra nell'aeroporto della metropoli, ma dall'aereo militare fuoriesce una miriade di persone con il volto devastato da bubboni cancerosi che, sgattaiolati fuori, creano sconquasso ovunque. Un giornalista assiste alla scena... "Mio Dio, ma è assurdo!" afferma il reporter dell'emittente tv (che sembra più una palestra di aerobica) interpretato dall'attore spagnolo Francisco Rabal, e come non essere d'accordo con lui a proposito di un film come "Incubo sulla Città Contaminata"?! Le gesta dei pazzi-cannibali-radioattivi che il regista ci teneva a non chiamare zombie (estremamente aggressivi ma carenti di globuli rossi che cercano di suggere dalle vittime) suscitano irrefrenabili risate ad ogni apparizione; merito delle espressioni dei "contaminati" ai quali è stato presumibilmente chiesto di fare la faccia cattiva, responsabili di una valanga di situazioni deliranti. Una recitazione poco convinta di tutto il cast che annovera pezzi da novanta come Maria Rosaria Omaggio (!) fa il resto, e regala perle dialogiche come: "la nostra è un'agonia assurda, siamo come due mosche in una tela di ragno"! Robert Rodriguez deve averlo a suo modo apprezzato per averne fatto con  PLANET TERROR  un remake o più propriamente un sequel, dove ironia e intelligenza hanno supplito la miseria del prototipo. Per quanto si dica sia tenuto in alta considerazione anche da Quentin Tarantino, il film di Lenzi è veramente indifendibile, condito di macelleria di bassa lega e sganassoni alla Bud Spencer. Stracult almeno tre scene: il sacerdote contaminato che brandisce minacciosamente un cero, lo scalpo della Omaggio che viene via con l'elastico (!) e la caduta del manichino di Laura Trotter. Finale che è un vero calcio nei coglioni. E dire che il sorprendente score pseudo-carpenteriano di Stelvio Cipriani nei titoli di testa aveva fatto ben sperare... [FB]

 

di U. LENZI, CON F. RABAL, H. STIGLITZ, L. TROTTER, M. R. OMAGGIO, HORROR, ITALIA, 1980, 88', 1.85:1