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COMIC THRILLER DRAMA T R A I L E R |
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"Bogart, la Gardner e Rossano Brazzi... a Bordighera" |
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Produttore ricchissimo, factotum tirapiedi e regista, reclutano in Spagna una bellissima danzatrice per farne una diva. Così accade, ma in America non tutto è bello quanto sembra e la donna, in trasferta in Costa Azzurra, approfitta di un'occasione che pare unica: prendere marito e diventare contessa. Il regista è ancora suo confidente e, grazie al suo "senso numero sei", inizia a pensare che non sia un bell'affare per lei... Regista di questo film che ha regalato un ruolo indimenticabile per Ava Gardner, è tale Mankiewicz, quello di EVA CONTRO EVA e di IMPROVVISAMENTE L'ESTATE SCORSA ...mica cazzi. Insomma: "La Contessa Scalza" parte subito con le giuste credenziali, dato che al cast si sommano un Humphry Bogart classicicissimo (uno che "ha sempre le parole giuste, al momento giusto") Edmond O'Brien vincitore dell'Oscar come attore non protagonista, e i nostri Rossano Brazzi e Valentina Cortese (e non 'CortesA', come appare erroneamente nei titoli). Valore aggiunto, l'aver utilizzato location a me care e famigliari: Costa Azzurra (il confine di Ponte San Luigi) ma anche quella italiana, con Portofino e la villa del conte alla Madonna della Ruota di Bordighera (dove la Gardner farà pure il bagno). I dialoghi (a volte anche troppo lunghi) sono scritti molto bene, e di ciò trae linfa e credibilità la figura inventata di "Maria Vargas": una che sa quello che vuole, e che dimostra di saperci fare (la difesa in patria al processo che vede imputato il padre). La narrazione parte da un cimitero (di "Rapallo", si dice) e avviene attraverso flashback dalla voce delle tre figure maschili che ne determinarono gli ultimi anni. Restano impressi il duello tra i due tycon, il ballo sensuale della Gardner (leggendaria in ogni inquadratura) tra i gitani. I frequenti rimandi alla fiaba di Cenerentola potevano condurre il film dalle parti di "Pretty Woman", ma per fortuna alla regia non c'è Mangold ma Mankiewicz. [FB] |
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[BREFOOT CONTESSA] DI J. . MANKIEWICZ, CON A. GARDNER, A. BOGART, DRAM, USA, 1954, 125', 1.37:1 |