F A B I O B O R E L L I
H O M E
R E C E N S I O N I
C I N E M A
T E M P O L I B E
R O
B I K E
<
2 0 1 0
2 0 1 1
2 0 1 2
2 0 1 3
2 0 1 4
2 0 1 5
2 0 1 6
2
0 1 7
2 0 1 8
2 0 1 9
>
●●●●
CRIMSON PEAK
IT FOLLOWS
COP CAR
REGALI DA UNO SCONOSCIUTO
KNOCK KNOCK
IL CLUB
PREDESTINATION
NEI LUOGHI OSCURI
BONE TOMAHAWK
THE VISIT
REGRESSION
REVERSAL
REMEMBER
TALES OF HALLOWEEN
FRANK3N5T31N
"sarebbe un crimine rivelare troppo di una trama che va scoperta poco alla volta"
Due monelli di dieci anni, cazzeggiando in mezzo a una radura sterminata americana arsa dal sole, scorgono un'auto della polizia. Nessuno in vista. La tentazione di mettersi a giocare intorno è fortissima e -trattandosi di bambini- comprensibile. Di lì a poco il gioco deborda e i due rubano l'auto. Di lì a poco qualcuno arriva... Per "Cop Car" sarebbe un crimine rivelare troppo di una trama che va scoperta poco alla volta, in una storia che potrebbe svolgersi praticamente in tempo reale. E così quello che potrebbe sembrare l'unico difetto del film, ovvero una indubbia lentezza e qualche esitazione in una prima parte con il freno tirato, diventa un valore reale di un ingranaggio che poco per volta acquista velocità diventando in coda addirittura esaltante. Kevin Bacon, sempre molto bravo, è uno sceriffo con baffoni d'ordinanza, che è un vero piacere rivedere in azione, ma la sorpresa sono i due ragazzini in un ruolo che può rammentare un certo cinema adolescenziale dove i minori si ritrovano per cause indipendenti dalle loro prime intenzioni in un gioco troppo grande per loro e che non possono più abbandonare. Inevitabile non pensare all'Ammanniti premiato da quel Salvatores incredibilmente ispirato, ma anche a quel cinema pre-adolescenziale, dove però, messo da parte il cosiddetto "romanzo di formazione", ci si prende sul serio, pur nella giocosità dettata dall'incoscienza. Sintomatico come gli adulti che si vedono nel film sembrino volutamente delle macchiette. Ottima fotografia, movimenti e modus registico di questo John Watts che sarà d'obbligo tenere d'occhio in futuro, come già si deduce dai primissimi minuti dove attraverso una rete spinata i piccoli protagonisti penetrano in un interregno che ha davvero poco a vedere con le "meraviglie" del paese delle fiabe. Scritti benissimo i dialoghi che, pur accarezzando il pulp, vengono piegati alla realtà, una volta de-contestualizzati. [FB]
[ID] di J. WATTS, con K. BACON, THRILLER, USA, 2015, 88', 2.35:1